Nel giorno della festa della donna, e in un periodo storico in cui il femminicidio è una gran brutta realtà, di più una tragica realtà sociale per dirla come il Presidente Mattarella, ecco i dati dell’imprenditoria al femminile di Unioncamere.
E sono dati più che positivi; infatti, per l’Osservatorio per l’imprenditorialità di Unioncamere a trainare questa speciale classifica vi è il Lazio che rispetto all’anno precedente ha 2516 aziende in più(+1,82%). In totale nel 2016 vi sono state più di un milione di imprese (per l’esattezza 1,321.862.).
A seguire, in questa particolare graduatoria, un pochino a sorpresa, la Basilicata (+279 aziende per un +1,77% rispetto al 2015), la Calabria (+665 per un +1,56%) e la Campania (+1.557 per un +1,19%).
Lo stupore è vedere Regioni del sud nelle prime posizioni e quelle che generalmente sono più avanti, come Piemonte e Valle D’Aosta, in posizioni di rincalzo. Secondo il vicepresidente di Unioncamere, Tiziana Pompei, “l’impresa femminile ha ampi margini di sviluppo che vanno colti per ridare slancio all’occupazione e alla crescita. Bisogna sostenere e promuovere il desiderio di tante donne, capaci e qualificate, che guardano all’attività in proprio, e al mercato, come un’opportunità per essere protagoniste del proprio progetto di
vita. Valorizzare i loro successi, diffondendo le buone esperienze, come da tempo fanno i Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio, è una strategia efficace per incoraggiare tante altre aspiranti
imprenditrici ad avviare la propria attività.”