Oggi Legambiente ricorda l’impegno delle tante donne che si battono per un territorio più salutare in difesa dei loro bambini: dalle mamme della terra dei fuochi a quelle di Brescia. Secondo due nuovi report dell’Organizzazione mondale della sanità, i rischi ambientali sono rappresentati soprattutto dallo smog e dall’inquinamento indoor, il fumo passivo, l’acqua non potabile, la carenza di servizi igienico-sanitari e igiene inadeguata. “In questi anni – ha detto il presidente dell’Associazione ambientalista, Rossella Muroni – se da una parte è aumentata la sensibilità degli italiani nei confronti dei temi ambientali, dall’altra parte abbiamo una politica che fatica a mettere davvero al centro della sua agenda l’ambiente, che per gli italiani è una parola che parla di futuro. Per questo ribadiamo l’urgenza di definire politiche ad hoc che tutelino veramente la salute pubblica, i territori e la qualità dell’aria, perché parlare di ambiente significa ripensare i luoghi in chiave moderna, avere una visione contemporanea e una percezione di come gli interventi urbanistici, orientati dalle questioni ambientali, si traducono in un di più di efficienza e socialità”. I dati diffusi dall’Oms sulla mortalità infantile legata all’inquinamento sono decisamente preoccupanti e confermano gli effetti dannosi che l’inquinamento provoca alla salute delle persone e dei più piccoli. Vediamo città soffocate dallo smog e sostanze inquinanti che avvelenando fiumi, acque e mari. “Per frenare questo scempio che causa nel mondo la morte di 1,7 milioni di bambini all’anno sotto i cinque anni – ha aggiunto Muroni – è indispensabile una lungimiranza politica e interventi preventivi sull’ambiente, oltre ad una costante campagna d’informazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini”. Le ricette che Legambiente propone per liberare le città dallo smog e avere luoghi più salubri, accoglienti e innovativi, non puntano solo sulla mobilità e sulla trasformazione del traffico veicolare, ma anche sull’abbandono del fossile per il riscaldamento urbano, sulla riqualificazione degli edifici pubblici e privati, nonchè ad una maggiore efficienza energetica. “Occorre garantire – conclude Rossella Muroni – un diverso modo di pianificare gli spazi nelle aree urbane, gli investimenti nella riqualificazione e nell’innovazione nell’edilizia e nel riscaldamento, sistemi di mobilità innovativi e investimenti sul verde urbano”. L’8 marzo, Legambiente ricorda l’impegno di quelle donne, che ogni giorno dal Nord al Sud Italia, denunciano i problemi e si battano per un ambiente più salubre e sano per salvare i propri bambini. Dalle mamme coraggio di Acerra, vere e proprie sentinelle del territorio, che da diversi anni denunciano quanto sta accadendo nei loro territori, a quelle bresciane di Castenedolo, soprannominate le “Mamme Volanti”. Perché per capire come era devastata la loro terra, hanno voluto guardarla dall’alto, da un piccolo areo, sorvolando discariche, laghetti artificiali, e scattando foto e girando filmati. Lo hanno fatto perché molti bimbi, si stanno ammalando, proprio come avviene nella terra dei fuochi campana. Per questo le “Mamme Volanti” si sono mobilitate per restituire un ambiente salubre ai loro bambini, in una zona ormai nota come la “Terra dei fuochi del nord” per il traffico di rifiuti illecito e le discariche abusive tra cave e tracciati autostradali inutili, con tanto di riscontri sanitari: malattie tumorali e respiratorie.