Il tema della città ideale, si può dire abbia percorso l’intera storia dell’umanità urbanizzata, fin dall’antichità, ma rimanda con particolare forza al Rinascimento, quando la città, dopo il declino dell’antichità e superato l’interludio feudale e medievale, assurse nuovamente al ruolo centrale di luogo privilegiato entro cui dispiegare l’agire storico dell’uomo. In un’epoca pervasa dalla tecnologia questo afflato si dispiega in mille rivoli. E il Treno verde di Legambiente se ne fa ottimo latore.
Una ‘città ideale’ dove le aree gioco colorate, i campi di calcio, l’asfalto silenzioso, le panchine, gli arredi e le piste ciclabili sono tutte fatte di gomma riciclata.. C’è una “città di gomma riciclata” a bordo del Treno Verde di Legambiente , nella carrozza allestita da Ecopneus, la campagna itinerante di Legambiente che, partita da Roma, fino al 31 marzo toccherà altre 11 città italiane.
La terza carrozza del convoglio è infatti dedicata interamente alla filiera del recupero e riciclo dei Pneumatici Fuori Uso (Pfu), di cui in Italia Ecopneus è tra i principali responsabili gestendo mediamente 250.000 tonnellate di Pfu ogni anno, che equivalgono in peso a oltre 500 treni ad alta velocità.
Cosa scopriremo a bordo del Treno Verde? A terra, una confortevole pavimentazione anti trauma realizzata con oltre 1.000 kg di gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso, sagomata e colorata per ricrearne alcune delle sue principali applicazioni, come ad esempio campi da tennis, piste ciclabili e per l’atletica.
Sulle pareti, illustrazioni, giochi e installazioni con cui grandi e piccoli potranno seguire un percorso educativo per toccare con mano l’importanza di un corretto riciclo dei Pfu e le molteplici applicazioni della gomma riciclata. Un modo per capire da vicino cosa sia l’economia circolare, in cui i materiali a fine vita sono reinseriti nei processi produttivi e industriali per realizzare nuovi materiali e trasformare i Pneumatici Fuori Uso in nuove idee ecosostenibili.
La gomma riciclata è una preziosa risorsa in molti settori come gli asfalti, rendendoli più silenziosi, durevoli e sicuri; nell’edilizia, grazie alle ottime proprietà fonoassorbenti e antivibranti; nello sport, dove garantisce l’ottimale risposta elastica per l’atleta, la capacità di assorbimento degli urti, la resistenza alle deformazioni e agli agenti atmosferici.
Tante valide soluzioni e idee eco sostenibili rese possibili dalle quotidiane attività di raccolta dei Pfu di Ecopneus, che in Sicilia hanno consentito di recuperare nel 2016 oltre 18.600 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso: equivalenti in peso a oltre 2 milioni di pneumatici da autovettura, se li mettessimo uno sopra l’altro formerebbero una “pila” alta 413.000 metri, ben 120 volte l’altezza dell’Etna.
La raccolta di Pfu nella Regione è suddivisa a livello provinciale tra le 5.258 tonnellate di Catania, le 3.771 di Palermo, 3.150 a Messina, 1.545 a Siracusa, 1.348 a Ragusa, 1.263 a Trapani, 1.090 a Caltanissetta, 776 a Enna e 424 tonnellate ad Agrigento.
“La partecipazione al Treno Verde è una valida occasione per mostrare i vantaggi dell’economia circolare attraverso l’esempio di ciò che accade ai Pneumatici Fuori Uso – commenta Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus – Un sistema industriale che genera posti di lavoro e favorisce la creazione di prodotti ambientalmente sostenibili come quelli che grandi e piccoli potranno vedere nella nostra carrozza”.