Da un punto di vista sociale, ambientale ed economico appare evidente l’esigenza di colmare il deficit infrastrutturale del nostro Paese, formulando una visione di specializzazione intelligente per la nostra industria migliorando la trasparenza, l’efficacia e la capacità di governo delle amministrazioni centrali, regionali e locali. E’ stato questo il fil rouge dell’Environmental security in a changing world, evento organizzato ieri a Frascati dal programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) con la presidenza del G7 e il Ministero dell’Ambiente, ospitato dall’Agenzia spaziale europea (Tesa). Una giornata di confronto sulle priorità ambientali nazionali e internazionali, sullo stato dell’ecosistema aperto alla società civile, alle aziende, alla comunità scientifica.
L’evento ha avuto come obiettivo anche quello di mettere in luce i principali temi ambientali proposti per l’agenda del G7 nel contesto delle priorità globali, dall’attuazione dell’accordo della Cop21 di Parigi al raggiungimento degli obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 dell’Onu. Al simposio hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti di 40 nazioni e 130 scienziati di tutto il mondo che fanno parte del Comitato scientifico responsabile dell’outlook Onu globale per l’ambiente. Tre i diversi momenti di approfondimento: “Agenda ambientale G7, incertezze, sfide e opportunità future”; “L’economia della sostenibilità e il mantenimento sotto i 2° C”; “Dalla sicurezza del cibo alla qualità dell’aria, fino all’equità e alla parità di genere”.