E’ stata appena pubblicata da Bain and Company su incarico di Utilitalia, la federazione delle imprese dei servizi ambientali, idrici ed energetici, la seconda indagine, la prima avvenuta nel 2013, che ci racconta, su un campione di 15 milioni di persone, la modalità della raccolta differenziata in Italia. Un modus operandi articolato che varia da nord a sud, da città a città, e che ci fotografa un mondo fatto di porta a porta, raccolta stradale con campane e cassonetti, ma anche di raccolta monomateriale multimateriale.
Insomma, una presenza differenziata di gestire i rifiuti che deriva anche dalla frastagliata caratteristica della geografia italica.
In ogni caso, il campione analizzato da Bain e Company, e composto da 15 milioni di utenti corrispondenti al 24% della popolazione, ha permesso di scorgere un mondo da analizzare in profondità. Lo studio, Analisi Costi Raccolta Differenziata Multimateriale, vuole andare a scoprire quelli che sono i diversi costi sostenuti dalle imprese sulla base delle diverse combinazioni e modalità di raccolta presenti in Italia.
Le informazioni recuperate sono tante e offrono diversi spunti di analisi ; a cominciare dalla presenza del 94% di imprese che utilizzano la raccolta multimateriale.
I modelli di raccolta sono principalmente cinque, divisi in “leggero” (plastica-metalli e carta-plastica-metalli) e “pesante” (vetro-metalli, vetro-plastica-metalli, carta-vetro-plastica-metalli). Il modello cosiddetto “leggero” incide per il 47%, quello “pesante” per il 53%. In tutti e cinque i modelli è presente la raccolta di metalli. Quelli più diffusi sono plastica-metalli (42%), vetro-plastica-metalli (25%),vetro-metalli (23%). Guardando alla categoria di rifiuto, per il vetro il modello più diffuso è quello ‘vetro-metalli’ (23%), per la plastica è “plastica-metalli” (62%), per i metalli “plastica-metalli” (36%). Ed ancora, Il porta a porta risulta essere il modello vincente, seppur di poco, con il 51% rispetto alla raccolta stradale (49%). Nello specifico, quando il modello è il multimateriale “leggero” prevale il porta a porta con il 56%; quando invece il modello è “pesante” la raccolta stradale arriva al 60%.
Oltre il 30% dei rifiuti della differenziata sono raccolti in modalità multimateriale con circa 1,9 milioni di tonnellate all’anno (6% della produzione totale di rifiuti urbani) su un totale di oltre 6,3 milioni di tonnellate.
Snocciolando ulteriormente i numeri si evince che sono 119 mila le tonnellate di carta e cartone (pari al 4% del totale) raccolte e più di 839 mila quelle di vetro (48%); quasi 819 mila di plastica (70%); oltre 132 mila di metalli (51% del totale). La percentuale sale al 56% escludendo dal computo carta e cartone. Percio’ considerando soltanto plastica, vetro e metalli sono quasi 1,8 milioni le tonnellate raccolte con modalità multimateriale su un totale di quasi 3,2 milioni di tonnellate.
Dallo studio emerge, infine la volontà, , da parte delle aziende, di analizzare tutti i modelli di raccolta esistenti e compararli per avere un quadro di insieme che arrivi ad una giusta metodologia di efficientamento per rendere i costi decisamente più bassi con impatto, possibilmente pari allo zero per i cittadini. Alla presentazione della ricerca erano presenti i rappresentati di Anci e di COREPLA (Consorzio nazionale raccolta, riciclaggio e recupero imballaggi in plastica).