Fino al 28 febbraio gli interessati possono partecipare alla consultazione pubblica per l’elaborazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Sul sito del Ministero dell’Ambiente è possibile rispondere alle domande di un questionario relativo ai principali portatori d’interesse sulla percezione degli impatti e delle vulnerabilità in materia di adattamento, oltre che sulle principali azioni per fronteggiare il problema. Lo schema di Piano, curato dalla Direzione generale Clima-Energia del Ministero dell’Ambiente, è in fase di condivisione con gli Enti locali e le Amministrazioni centrali. Il programma comprende sei macroregioni climatiche e diciotto settori particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici: a seconda dell’area territoriale di appartenenza e del settore di riferimento, è possibile indicare quali azioni tra quelle previste siano ritenute prioritarie, assegnando un livello di rilevanza a ciascuno dei nove criteri: efficacia; efficienza economica; esistenza di opportunità senza elementi di conflittualità con altri obiettivi di politica pubblica; esistenza di opportunità “win-win”; robustezza; flessibilità; percorribilità socio-istituzionale; multidimensionalità; urgenza. Attraverso un’analisi di contesto degli scenari e della vulnerabilità climatica, ma anche secondo azioni integrate di adattamento e strumenti per la partecipazione, monitoraggio e valutazione, il Piano si propone di contenere la vulnerabilità dei sistemi naturali, sociali ed economici. La finalità non è solo quella di incrementare il livello di adattabilità e la resilienza, ma anche di realizzare le condizioni per determinare opportunità di sviluppo territoriale. Per ogni azione, il programma specifica dettagliatamente tempi, ruoli e responsabilità.