La scorsa settimana era il sindaco di Venezia Brugnaro che invocava addirittura una notte in cella per coloro che chiedono l’elemosina. Questa volta non è un divieto, ma un invito, quello che il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, rivolge ai suoi concittadini: «Non fate l’elemosina a quanti vi fermano per strada chiedendovi spiccioli». Il messaggio è riportato su alcuni manifesti in affissione in questi giorni nel territorio del Comune gardesano. «Il fenomeno dell’accattonaggio, indecoroso per la città e umiliante per quanti lo praticano, si è aggravato pesantemente negli ultimi anni, nonostante sia vietato» si legge.
Stop all’accattonaggio, dunque, a Salò, in provincia di Brescia. Il Cipani-pensiero è scritto sulle locandine appiccicate in ogni centimetro libero del centro: “Noi tutti vogliamo aiutare coloro che chiedono l’elemosina, ma lo dobbiamo fare nel modo corretto, non versando loro saltuariamente per strada qualche spicciolo. Favorire l’accattonaggio – si legge sui manifesti – non aiuta ma impedisce e ostacola la creazione di un servizio di accoglienza degno di un paese civile”.
Per il sindaco di Salò “il fenomeno si è aggravato pesantemente negli ultimi anni a causa del problema legato all’immigrazione”. Sempre sui manifesti per le vie di Salò il primo cittadino ricorda l’iniziativa dei servizi sociali del Comune che ogni giorno offre pasti gratuiti ai bisognosi oltre all’impegno della stessa amministrazione, pronta a donare 4500 euro alla Caritas locale “per sostenere le persone bisognose”.
Cipani ricorda, infatti, l’iniziativa del Comune della Mensa del buon Samaritano: “tutti i salodiani che ne hanno bisogno possono rivolgersi ai servizi sociali per consumare gratuitamente un pasto giornaliero”. Ricordano i 1,8 milioni di euro stanziati all’anno per questi servizi, il sindaco indica che “è a questi uffici che si devono indirizzare le persone che chiedono l’elemosina per strada, se residenti. Se non sono residenti, vanno indirizzati ai servizi sociali delle loro città”.
L’iniziativa lanciata dal comune di Salò farà sicuramente discutere non solo i cittadini, ma l’opinione pubblica in generale. Il sindaco, infatti, ha avviato una battaglia contro l’accattonaggio molesto ma non tanto (o solo) attraverso i controlli di polizia sul territorio, ma anche con una vera e propria opera di assistenza.