L’anello ciclabile del Garda entra nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche, grazie all’impegno appena assunto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Il progetto è stato presentato ieri a Roma, nella sede del Mit dai rappresentanti delle tre Regioni coinvolte: Veneto, Lombardia e Trentino. Delrio ha apprezzato l’anello ciclabile riconoscendo con le Regioni “l’interesse nazionale e l’importanza strategica del percorso per le caratteristiche di mobilità dolce, la valenza turistica internazionale e la ricaduta economica sul territorio”.
Un’opera alla quale verranno destinate risorse statali tra quelle previste per le ciclovie nella legge di stabilità 2017. Fondi che si affiancheranno a quelli regionali e a quelli degli Enti locali al fine di completare l’intero anello ciclabile del Garda. Nelle prossime settimane sono attesi gli incontri tecnici per sottoscrivere il protocollo d’intesa e quindi dare il via ai primi cantieri finanziabili.
Un progetto questo, che le Regioni Veneto, Lombardia e Trentino hanno redatto insieme: circa 140 chilometri complessivi di piste ciclabili da percorrere in sicurezza, integrando l’anello con altri due percorsi; la ciclovia Vento (Venezia-Torino) e la ciclovia del Sole (sull’asse nord-sud), considerate strategiche a livello nazionale.
La pista ciclabile del Garda è un intervento di grande rilievo, perché coinvolge un territorio appartenente a tre diverse realtà amministrative che si affacciano sul più grande lago italiano e che già da anni collaborano all’attuazione di progetti strategici di interesse turistico e commerciale. La realizzazione di questa infrastruttura permetterà a cittadini e turisti di percorrere l’intero perimetro del Lago in sicurezza, scoprendo una dimensione artistica, culturale e paesaggistica altrimenti penalizzata o comunque non fruibile pienamente.