Un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità relativo al 2016 ha stilato una classifica delle 50 città dell’Unione Europea più inquinate. Di queste, 33 sono polacche, 9 bulgare e 5 ceche. Nella graduatoria dei centri più inquinati si trovano anche tre comuni italiani: Soresina, Settimo Torinese e Brescia.
La graduatoria dell’Oms prende in considerazione la quantità di particolato presente nell’aria delle città, segnalando il livello di particelle Pm 2.5 per metro cubo. A guidare la classifica sono le città polacche di Zwiec e Pszczyna, seguite dalla bulgara Dimitrovgrad. In Polonia sono situate anche altre 31 città fra le più inquinate, con Cracovia, il secondo centro urbano del Paese, all’undicesimo posto. La graduatoria dell’Oms vede anche tre comuni italiani: si tratta di Soresina, in provincia di Cremona, al 24esimo posto, Settimo torinese al 38esimo e Brescia al 48esimo. I tre centri italiani sono gli unici dell’Europa occidentale in classifica, visto che tutte le altre città più inquinate si trovano in Polonia, Bulgaria o Repubblica Ceca.
La Polonia, dunque, è la “capitale continentale” dello smog: come riportato dal Financial Times, sono polacche 33 delle 50 città europee con i maggiori livelli di inquinamento atmosferico, secondo dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità.
La contaminazione dell’aria è particolarmente sentita nel Sud del paese, causata principalmente dal forte utilizzo di carbone e della mancanza di politiche “green” da parte del governo.
La situazione in Polonia è così grave che nella città di Skala l’inquinamento nel mese di dicembre ha superato i livelli di Pechino: 979 microgrammi di particolato per metro cubo d’aria, contro i 737 della capitale cinese. La Polonia sta inoltre violando la direttiva “Clean Air for Europe” in 46 aree sottoposte a monitoraggio. “Le misure legislative e amministrative assunte per limitare le inadempienze si sono dimostrate insufficienti”, afferma la Commissione. Sulla Polonia pende pertanto una procedura di infrazione da 900 milioni di euro.
Il Comune ha risposto con una giornata di mezzi pubblici gratis per tutti, una misura straordinaria mai presa prima e che ha l’obiettivo di sensibilizzare gli abitanti e incentivarli a lasciare l’auto a casa.
Il Ministero dell’Ambiente polacco riconosce il problema ma dice che la situazione sta migliorando gradualmente grazie alla modernizzazione dei sistemi di riscaldamento e ad altre misure di efficientamento energetico per le abitazioni, che bruciano combustibile fossile in modo massiccio utilizzando caldaie a carbone di vecchia generazione. L’esecutivo conservatore guidato da Legge e Giustizia ha tuttavia ottenuto di recente il via libera dell’Ue a un piano finanziario per il sostegno all’industria del carbone, in costante perdita. Il presidente Andrzej Duda ha dichiarato inoltre che il carbone continuerà a essere la “spina dorsale” del settore energetico.