Come il passaggio del testimone, l’inizio del nuovo anno è il momento in cui la torcia ardente della cultura passa da una capitale Europea all’altra. E da Donostia-San Sebastián in Spagna e Wrocław in Polonia, il 2017 è l’anno della città danese di Aarhus e quella cipriota Pafos.
La città danese di Aarhus e quella cipriota di Pafos, all’estremo Nord e all’estremo Sud dell’Europa, si avviano, dunque, a essere le capitali europee della cultura 2017. A partire da ieri, 1° gennaio le due città detengono il titolo di “Capitale europea della cultura”.
E nel 2019, invece sarà l’anno di Matera e la bulgara Plovdiv. Una città dei Sassi che guarda al 2019 come l’anno del riscatto e della rinascita, e proprio il 2017 è l’ anno in cui “si lavorerà sulla produzione esecutiva dei progetti contenuti nel dossier e sul coinvolgimento di partner privati con cui diffondere a livello nazionale ed europeo la notorietà del nostro lavoro – dichiara la Fondazione Matera-Basilicata 2019 – che mira a fare delle attività culturali uno dei perni della società contemporanea”.
Ad Aahrus il programma culturale inizierà ufficialmente il 21 gennaio. Per Pafos la cerimonia di apertura avrà luogo il 28 gennaio, alla presenza di Christos Stylianides, commissario responsabile per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, e di Nicos Anastasiades, presidente di Cipro.
E’ la prima volta che Cipro vede scelto un suo centro per la più popolare delle manifestazioni culturali targate Ue, che tra soli due anni vedrà l’italiana Matera fregiarsi del titolo. In programma, une serie di eventi e spettacoli d’eccezione. Nella cittadina danese il tema dell’anno sarà il “ripensare”, ovvero come arte, cultura e settore creativo possono aiutare a ‘riplasmare’ i modelli sociali, urbani, culturali ed economici, trovando soluzioni nuove a sfide comuni.
In programma per l’inaugurazione, che avrà al centro i bambini e la loro immaginazione per il futuro, una saga vichinga e un’esposizione d’arte all’aperto, un Forum mondiale sulla creatività e un festival internazionale di letteratura per l’infanzia. A Pafos, invece, terra d’incontro tra Occidente e Medio Oriente, il filo conduttore sarà il “collegare i continenti, avvicinare le culture”. La prima città cipriota a rivestire il ruolo di capitale europea della cultura si trasformerà così in un immenso palcoscenico all’aperto, con una ‘Open air factory’ della creatività contemporanea che si sposa con una millenaria tradizione culturale vissuta in spazi aperti.
La cerimonia di apertura sarà dedicata al tema “Mito e religione”, con la messa in scena della storia di Pigmalione e Galatea e di altri racconti in uno spettacolo di musica e danza. “Il titolo di capitale europea della cultura costituisce un’opportunità unica per unire le comunità” e “per promuovere, a livello locale, europeo e internazionale, solidi partenariati per il futuro”, ha dichiarato il commissario Ue alla cultura Tibor Navracsics. Nel 2018 sarà la volta di Malta con La Valletta, e dell’Olanda con Leeuwarden. E, nel 2019, il grande momento dell’italiana Matera insieme alla bulgara Plovdiv.