I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche contengono sostanze inquinanti, che devono essere estratte con tecnologie appropriate e correttamente smaltite. Per spiegare ai cittadini cosa siano questi particolari rifiuti e quale sia il modo migliore per smaltirli, Ecodom (il Consorzio operante in Italia nella gestione dei Raee) e Cittadinanzattiva hanno realizzato una guida dal titolo: “Rifiuti elettrici ed elettronici: come fare?”. “La quantità di Raee che ogni cittadino italiano ‘produce’ (cioè butta via) ogni anno è impressionante – ha commentato Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom -: quasi 13 chilogrammi a testa, che complessivamente si attestano sulle 800.000 tonnellate all’anno. L’obiettivo di questa guida è spiegare per quali motivi i Raee devono essere oggetto di una raccolta differenziata, esattamente come già facciamo per la plastica, la carta, il vetro”. “Da un lato – ha aggiunto Arienti – perché i Raee contengono sostanze inquinanti, che devono essere estratte con tecnologie appropriate e correttamente smaltite; dall’altro, perché questi rifiuti possono davvero rappresentare un’importante miniera di materie prime da riutilizzare: da quelle più comuni come il ferro, l’alluminio, la plastica, il rame, fino a quelle più preziose o strategiche, come l’oro, il palladio, il cobalto, la grafite. Ricavare queste materie prime dai Raee richiede meno energia e ha un impatto ambientale inferiore rispetto all’estrazione delle stesse dalle miniere”.
In Italia, la quantità di Raee raccolti e riciclati è in aumento, ma il fenomeno riguarda solo poche aree geografiche. La più alta media pro-capite si riscontra nelle regioni del Nord, con Valle d’Aosta, Trentino e Friuli in testa; in forte ritardo, invece, il Sud con Campania, Sicilia e Puglia. I dati elaborati dal Centro di coordinamento Raee mostrano una netta crescita, a conferma dell’inversione di tendenza già registrata nei due anni precedenti: dopo il +8% del 2015, nel periodo gennaio-settembre 2016 è stato raccolto un quantitativo complessivo di 210.930 chilogrammi di Raee, pari a +14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In aumento anche la raccolta a livello di singolo raggruppamento, con un incremento a doppia cifra di R2 (+35%), che comprende Grandi Elettrodomestici quali lavatrici, forni elettrici, lavastoviglie, R4 (+18%), dedicato ai piccoli elettrodomestici come cellulari, tablet, frullatori ecc. e R5 (+22%), il raggruppamento delle sorgenti luminose. R1 (Freddo e Clima) segna un +8%, mentre l’unico comparto in cui diminuisce la raccolta è R3 (Tv e Monitor) con un -2%, dato in linea con l’andamento di questo settore negli ultimi anni.