Continuano le repliche sismiche. Sono state circa 100 le scosse di terremoto di magnitudo non inferiore a 2 registrate dalla mezzanotte tra Marche e Umbria. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), undici di queste sono state di magnitudo compresa tra 3 e 3.5: la più forte alle 4:13 con epicentro a Fiordimonte e a 10 km da Ussica (Macerata) una di magnitudo 3.4 alle 5 nella stessa zona. Non si registrano al momento nuovi crolli.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato a Camerino per visitare i luoghi e gli abitanti delle zone colpite. “Il terremoto ci sta mettendo a dura prova – ha detto il premier – ma l’Italia c’è, non lascia soli i cittadini, siamo più forti e ce la faremo”.
E una scossa forte è stata avvertita a Norcia mentre era in corso un vertice con i sindaci, la presidente della regione Catiuscia Marini, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizo Curcio, che stavano arrivando proprio in quel momento. L’incontro è stato interrotto e tutti sono usciti all’esterno del centro operativo comunale. Il Cdm stanzia 40 milioni ed estende lo stato di emergenza. Sono oltre 4.000 gli sfollati nella quindicina di comuni interessati dal sisma che ha colpito le Marche, ma le verifiche stanno proseguendo. In arrivo altre 2.000 brande, mentre è partita un’altra richiesta di mille letti da distribuire nelle zone colpite. E’ quanto è emerso dalla riunione del Centro operativo regionale. “La situazione è drammatica, solo per miracolo non ci sono stati morti e feriti gravi, ma i danni sono molto ingenti”, ha detto l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Sopralluogo del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani e del presidente delle Marche, Luca Ceriscioli nei centri più colpiti dal terremoto. “Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa”, ha annunciato Curcio da Pieve Torina, a pochi chilometri da Visso. Intanto ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il ‘palazzo rosso’ rimasto in piedi il 24 agosto in mezzo a cumuli di macerie.
Complessivamente, sono 20 i Comuni delle Marche interessati dal nuovo sisma che ieri ha sfiorato la magnitudo 6. Si tratta di: Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Castel Sant’Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata. E’ la prima rilevazione del Centro operativo regionale, girata al Dicomac di Rieti.