Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha comunicato ai dirigenti scolastici l’importo le risorse assegnate alle scuole per l’intero anno scolastico e fatto partire la prima tranche del finanziamento. Si tratta dei fondi che servono per sostenere le spese correnti e quelle per la didattica.
“Con la Buona Scuola abbiamo aumentato i fondi per il funzionamento, che sono più che raddoppiati passando da 110 a 235 milioni all’anno – ha dichiatato il Ministro Stefania Giannini -. Ma soprattutto abbiamo stabilito tempi certi per la loro assegnazione. Conoscere all’inizio dell’anno scolastico le risorse di cui si disporrà per far funzionare la propria scuola è un elemento essenziale per consentire ai dirigenti di lavorare bene e di pianificare spese e interventi. Si tratta di un’informazione essenziale anche per la programmazione dell’offerta formativa che avviene proprio in queste settimane. Abbiamo interrotto una prassi durata per troppi anni che lasciava gli istituti per mesi nell’incertezza. Le scuole ora sanno da subito quanto potranno spendere non solo per l’anno in corso, ma anche per i prossimi anni: l’incremento, infatti, è stabile. È quindi possibile una programmazione pluriennale dell’offerta”.
La riforma, che ha previsto la revisione dei parametri di assegnazione delle risorse, ha posto una maggiore attenzione alla presenza nelle scuole di alunni diversamente abili e ha tenuto conto dei contesti socio-economici.
E’ in corso di lavorazione il decreto che semplificherà gli adempimenti contabili, alleggerendo il carico di lavoro di segreteria e dirigenza. È stato poi attivato per la prima volta un help desk amministrativo-contabile per fornire assistenza alle scuole e nei prossimi mesi il personale di segreteria e i dirigenti saranno coinvolti in specifici percorsi di formazione.
“Alle maggiori risorse – conclude il Ministro – stiamo affiancando strumenti di lavoro più agili e la necessaria formazione per accompagnare il personale e supportarlo in una gestione sempre più efficace ed efficiente delle nostre scuole”.