Il butandiolo è un alcol comunemente usato come solvente o, nell’industria alimentare, come una sorta di aromatizzante. In biologia il butandiolo è un agente ipoglicemizzante, un elemento che se convertito in β-idrossibutirrato serve come substrato per il metabolismo cerebrale. La straordinaria novità del nuovo processo industriale risiede nell’opportunità di ricavarlo da zuccheri, attraverso l’utilizzo di batteri escherichia-coli adeguatamente ingegnerizzati e non da fonti fossili. Protagonista dell’iniziativa è il gruppo italiano Novamont che partendo da una tecnologia sviluppata da Genomatica (società californiana leader nel settore della bioingegneria) ha messo a punto la piattaforma biotecnologica necessaria alla produzione del composto chimico. Il procedimento sarà avviato su larga scala in un sito riqualificato di Buttrighe, in provincia di Rovigo. Un’esperienza scientifica innovativa che una volta a regime si tradurrà in oltre 70 posti di lavoro che si aggiungeranno alle 180 persone impiegate nell’indotto. Forze lavoro rivolte alla realizzazione di un prodotto che si aggirerà intorno alle 30.000 tonnellate all’anno, con un risparmio di CO2 pari ad almeno il 50% rispetto ai processi tradizionali da fonti fossili. Ad accrescere il profilo sostenibile del composto contribuirà anche l’efficienza energetica dell’impianto Mater-Biotech, concepito per riutilizzare i sottoprodotti della lavorazione per il fabbisogno energetico dello stesso sistema industriale, ottimizzando in tal modo il ciclo di vita dell’intero processo. “L’inaugurazione dello stabilimento Mater-Biotech di Novamont a Bottrighe – ha detto il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci – è un passo avanti importante per la chimica verde italiana. Si tratta infatti del primo impianto industriale al mondo per la produzione di biobutandiolo. Mater-Biotech rappresenta dunque un pezzo di futuro, una scommessa tecnologica, industriale e sociale, un’esperienza di eccellenza che pone ancora una volta l’Italia all’avanguardia nel settore della chimica verde. Ed è anche un’occasione per creare nuova occupazione rinnovando in chiave green la tradizione italiana nel settore chimico”.