Due fucilate sono state esplose contro l’abitazione di Umberto Oppus, attuale direttore dell’Anci ed ex sindaco di Mandas. In casa c’era solo la madre di Oppus che è stata svegliata dalle esplosioni e ha informato i carabinieri attraverso il 112. La donna ha riferito ai militari di essere stata svegliata dalle fucilate che hanno raggiunto il portoncino e una finestra della camera da letto. I malviventi sono poi fuggiti. Oppus non era in casa ma è chiara l’intimidazione dei suoi confronti.
Il fatto è avvenuto la settimana scorsa, la notte del 17 settembre.
Al momento è sconosciuto il movente, ma non viene escluso possa essere legato alla sua attività con gli enti locali.
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e la Giunta hanno manifestato “ferma condanna per l’atto intimidatorio che ha colpito la famiglia del direttore dell’Anci, Umberto Oppus”. “Siamo di fronte – ha dichiarato Pigliaru – a un gesto vile che offende i principi della civile convivenza e a una forma di violenza che deve essere sempre respinta con durezza e combattuta. Al direttore dell’Anci Umberto Oppus esprimiamo, in questo difficile momento, piena solidarietà e sostegno”.
Il presidente Gianfranco Ganau e il Consiglio regionale della Sardegna esprimono “solidarietà e massimo sostegno al direttore dell’Anci Sardegna, Umberto Oppus, per l’atto intimidatorio subito dalla famiglia dell’ex sindaco di Mandas. “Quanto è accaduto – ha dichiarato il presidente Ganau – è un atto ignobile e vile che va condannato con forza. Ci auguriamo che vengano al più presto individuati i responsabili, chi commette atti di questo tipo non può rimanere impunito”.