Nel quadro della conferenza dei donatori per la Siria, svoltasi in febbraio a Londra, l’Unione europea ha impegnato 90 milioni di euro a sostegno dell’operato dell’Unicef con i bambini e i giovani che sono fuggiti dalla guerra in Siria per rifugiarsi in Giordania, Libano e Turchia. Beneficeranno di questi fondi anche bimbi e ragazzi delle comunità ospitanti che lottano per avere accesso all’istruzione e ai servizi di base. “Il fondo fiduciario regionale in risposta alla crisi siriana rappresenta uno dei principali strumenti di cui dispone l’Europa per tenere fede all’impegno preso alla conferenza di Londra, ovvero di erogare 3 miliardi di euro a sostegno della regione siriana. Il partenariato tra il fondo fiduciario dell’Ue e l’Unicef per i bambini siriani è un elemento chiave della nostra risposta e rappresenta il contratto più consistente firmato dal fondo finora. Grazie a questo sostegno, riusciamo ad alleviare almeno in parte la situazione dei bambini e dei giovani siriani in modo rapido e flessibile. Il contributo finanziario dell’Ue aiuterà ad evitare “una generazione perduta” con tutte le conseguenze negative per l’intera regione” ha dichiarato il commissario per la politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento, Johannes Hahn. L’appello umanitario lanciato dal Palazzo di Vetro per il 2016 prevedrebbe una richiesta complessiva pari a circa 9 miliardi di dollari, di cui 3,2 per interventi in Siria e 5,8 per i Paesi della regione che ospitano il maggior numero di rifugiati. Ma, tanto per fare un esempio, dei 7 miliardi di dollari chiesti nel 2015, ne sono stati finanziati poco più della metà.