In fondo si diceva già nel 1991 nel film di Roberto Benigni «Johnny Stecchino» che il problema numero uno di Palermo era…il traffico. La velocità dell’evoluzione delle tecnologie in questi ultimi secoli è stata impressionante: in poco più di cento anni l’uomo è passato dal carro trainato dal bestiame all’automobile. Già, l’automobile. L’automobile che ci facilita la vita, l’automobile che ci permette di velocizzare i nostri spostamenti, rendendo facilmente raggiungibili le mete più lontane.
Ma è anche l’automobile che ha provocato la copertura di quasi metà del nostro pianeta col cemento, l’automobile che sta pian piano distruggendo l’ecosistema con le polveri sottili che emette, l’automobile che ci rende nervosi –magari prepotenti- a causa delle lunghe code le mattine, facendoci pensare a come quel giorno sia cominciato male. Ed è proprio questa fretta comune, quest’impazienza, che provoca i tipici “imbottigliamenti”: il traffico è ormai una preoccupazione per tutti i conducenti delle grandi città in tutto il mondo, ed in alcune rappresenta un grave problema. Così secondo un classifica delle buone condizioni di circolazione realizzata a partire da milioni di dati raccolti dalla app Waze in 235 città in tutto il mondo.
Tra le città analizzate, e per rendere simili i criteri di comparazione, si sono tenuti in considerazione i grafici interattivi che accompagnano questa ricerca che coinvolge città con aree metropolitane come minimo come quelle di Firenze e Bologna (per restare nelle nostre città).
Dallas, negli Usa, è in testa all’elenco delle grandi città con una punteggio di 7,28 su 10. Molto meglio delle condizioni di Manila che supera a stento il punteggio di 0,33.
Waze è un’app di origine israeliana comprata da Google tre anni fa per quasi mille milioni di dollari, ed ha tenuto in considerazione i dati di quei centri urbani con almeno 20.000 conducenti.
Le metropoli latinoamericane sono quelle messe peggio di tutte le altre, dove la migliore è Buenos Aires con un esiguo 3,13. Il traffico di Città del Messico, Lima e Bogota’ è tra i cinque peggiori delle grandi città del mondo.
In termini di Paesi, al primo posto troviamo l’Olanda con 7,54, seguita da Francia con 7,42, Usa con 7,22. Per l’Italia il punteggio è di 6,44, vicino a quello della Spagna, 6,37 e del Belgio, 6,19. In fondo alla classifica dei Paesi troviamo El Salvador, 2,85.
Per le città , primi posti sono di quelle francesi e con qualche città Usa: Valence (8,81), Tours (8,43) Lemans (8,39), Saint-Etiénne (8,25), Greensboro in Carolina del Nord (8,24), guidano la classifica. Guardando l’Italia, abbiamo Milano con 7,11, seguita da Napoli 6,79; Roma 6,35; Firenze 6,27; Bologna 6,19; Torino 5,95.
Lo studio analizza i dati ottenuti dall’app con una serie di variabili oggettive, come le proporzioni dei viali ed altre strade abitualmente congestionate, i tempi di trasferimento dei conducenti da casa al lavoro e la velocità con cui circolano i veicoli nelle ore di punta e anche il numero di lavori stradali che interrompono o tagliano le strade.
Waze ha tenuto conto anche di variabili soggettive per determinare la soddisfazione generale dei conducenti, come la sicurezza delle strade e i servizi ad esse connessi.
Nel 2015 Waze ha pubblicato uno studio simile. Facendo il confronto coi dati dell’anno scorso, tutte le città con un’area metropolitana superiore a quella di Firenze/Bologna, nel 2016 hanno registrato un peggioramento della soddisfazione dei conducenti.
Lo studio di Waze ha escluso metropoli come Tokyo, Shanghai, Seoul, Delhi o Dhaka, tutte con più di 17 milioni di abitanti, ma ha tenuto in conto le zone metropolitane di Giakarta, Città del Messico, Sao Paulo e New York (che tutte e quattro hanno piu’ di 20 milioni di abitanti ciascuna). Per l’Europa non sono stati analizzati i dati della Germania.
I Paesi analizzati con almeno una città , sono: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Repubblica ceca, Equador, El Salvador, Francia, Guatemala, Ungheria, Indonesia, Israele, Italia, Lettonia, Malaysia, Messico, Paesi Bassi, panama, Perù, Filippine, Portogallo, Puerto Rico, Romania, Russia, Singapore, Slovacchia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Emirati Arati Uniti, Regno Unito, Usa, Uruguay e Venezuela.