“La proposta del Ministro Delrio, di puntare sulla riqualificazione energetica degli edifici condominiali va nella giusta direzione per rilanciare l’economia: rilanciando il settore edilizio, in crisi da tempo, puntando proprio sulla riqualificazione energetica diffusa delle città italiane”. Così una nota di Legambiente.
Sono circa venti milioni gli italiani che vivono in edifici condominiali dove pagano bollette che possono arrivare fino a due mila euro per il riscaldamento. Edifici colabrodo da un punto di vista energetico che, per ottenere un’adeguata climatizzazione, contribuiscono enormemente all’inquinamento delle città, afferma Legambiente sottolineando che l’intervento nella Legge di stabilità dovrebbe perseguire tre obiettivi fondamentali, in grado di far superare le barriere oggi esistenti per questi interventi.
In primo luogo, occorre dare certezza all’ecobonus per le riqualificazione energetica attraverso una proroga di almeno tre anni, indispensabile per permettere gli interventi anche dove occorre ottenere il consenso dei diversi condomini. Secondo obiettivo è la revisione delle detrazioni fiscali previste dagli ecobonus, per premiare la riduzione dei consumi energetici da parte delle famiglie. Bisogna superare l’attuale divisione degli incentivi, al 50% la detrazione per interventi senza obblighi energetici e al 65% gli altri, per passare a un sistema trasparente e premiale legato al salto di classe energetica delle abitazioni, in modo da garantire alle famiglie una riduzione dei consumi per il riscaldamento e delle bollette. Infine, il terzo obiettivo riguarda la semplificazione degli interventi di retrofit energetico degli edifici, per superare il paradosso per cui nel nostro Paese gli interventi per realizzare cappotti termici e schermature solari con obiettivi di riduzione energetica e miglioramento della qualità degli edifici sono difficilissimi da realizzare, quando invece, proprio in quegli edifici costruiti a partire dagli anni cinquanta ciò sarebbe una vera necessità, oltre che una grande opportunità per riqualificare complessivamente il patrimonio abitativo delle città.
“Abbiamo presentato queste proposte al ministro Delrio – conclude Legambiente – per aprire in tutte le città italiane migliaia di cantieri, creare lavoro qualificato e promuovere una riqualificazione diffusa del patrimonio edilizio sia privato che pubblico. Per questo speriamo entrino nella prossima Legge di Stabilità”.