Nel corso della riunione tenutasi il 10 scorso a Palazzo Chigi, il Cipe ha dato il via libera alla programmazione 2014-2020 dei Fondi Sviluppo e Coesione destinati all’Ambiente. I settori su cui sono stati individuati i Piani Stralcio degli interventi prioritari riguardano le bonifiche dei Sin (siti interesse nazionale) e delle discariche, la difesa del suolo, la depurazione e la gestione delle acque, i rifiuti, le infrastrutture verdi in parchi e aree marine protette, l’efficienza energetica degli edifici pubblici.
“Assieme ai Patti per il Mezzogiorno, che per l’ambiente valgono 4 miliardi di euro – spiega il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – la nuova programmazione degli FSC si incardina in un disegno chiarissimo del Governo: investire sulla sicurezza ambientale e sulla corretta gestione delle risorse naturali come presupposto per una crescita armonica dell’Italia, da Nord a Sud. Oggi – aggiunge – abbiamo finalmente la possibilità di accelerare, a partire dal fortissimo impegno economico per le bonifiche, nel percorso che deve portarci a cancellare quei pesanti e storici deficit che incidono negativamente sulla vita dei cittadini e sulla competitività del nostro Paese, rilanciando allo stesso tempo la sfida della sostenibilità”.
Ammontano a 826 milioni, oltre il 40% del totale riservato all’Ambiente, i fondi destinati agli interventi prioritari di bonifica dei siti d’Interesse Nazionale e delle discariche, da quelle in cui si evidenziano situazioni più critiche alle abusive che hanno determinato la sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea nei confronti dell’Italia. I criteri fissati dalla Direzione per la “Salvaguardia del Territorio e delle Acque” del dicastero riguardano il livello di rischio sanitario e ambientale, l’ubicazione dell’area di intervento in centri urbani e aree residenziali, i siti oggetto di infrazione e quelli soggetti a indagini giudiziarie. ll Piano prevede inoltre il finanziamento di un progetto di censimento dell’amianto negli edifici scolastici.
Per la difesa del suolo sono invece stati stanziati 274 milioni di euro, 216 dei quali al Mezzogiorno: gli interventi incideranno prioritariamente sul dissesto franoso e sull’erosione costiera, per un totale di 79 interventi al nord e 88 al sud. Nella sezione programmatica “Risorse idriche e interventi di depurazione” sono previsti 606 milioni di euro, 434 dei quali al Mezzogiorno, necessari a risolvere il pesante contenzioso comunitario in materia di acque reflue e a colmare i ritardi nel campo della depurazione, partendo da quelle regioni del Centro-Sud dove non vi è ancora un servizio idrico a regime. Sono inoltre previsti interventi strategici per l’adeguamento e il potenziamento degli acquedotti e per il superamento delle criticità ambientali legate alla contaminazione da “Pfas” nel distretto delle Alpi Orientali.
Il Piano stralcio redatto dalla direzione “Rifiuti e Inquinamento” comprende invece interventi per il settore rifiuti da 135 milioni, di cui oltre 98 per tredici azioni di completamento, riefficientamento e integrazione dell’impiantistica e del ciclo dei rifiuti. Trentuno milioni serviranno invece alla chiusura e all’adeguamento di 17 discariche attualmente in precontenzioso comunitario. Un totale di 67 interventi per 102 milioni di euro volti all’efficientamento energetico degli edifici pubblici, tra scuole, Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere Pubbliche, Comuni fino ai quindicimila abitanti rientra nel Piano della direzione “Clima-Energia”: per tutti questi interventi il livello di progettazione è definitivo. Il Piano Stralcio della direzione “Protezione Natura e Mare” prevede 14 milioni di euro in due parchi e altrettante aree marine protette per la manutenzione e la rinaturalizzazione d’infrastrutture verdi e per i servizi ecosistemici funzionali a ridurre i rischi derivanti dai cambiamenti climatici.