La tutela ambientale passa attraverso la programmazione unitaria 2014-2020. A fissarne i termini è la delibera approvata due giorni fa dalla Giunta regionale sarda, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano. Una misura di sistema con la quale saranno valorizzate in maniera coordinata e strategica, le aree protette regionali e gli attrattori naturali, intesi come volano di sviluppo dei territori. Con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 21 milioni di euro, l’azione prevede che siano adeguati e potenziati i servizi turistici e le strutture per una fruizione sostenibile delle aree protette (terrestri e marine), secondo criteri di accessibilità, sostenibilità e qualità ambientale. Verranno quindi predisposte dotazioni strutturali e strumentali di Centri visite, Centri informativi e Centri di orientamento. I territori interessati riguardano le dieci aree protette istituite dalla Regione Sardegna: Parco di Porto Conte, Parco di Molentargius Saline, Parco di Tepilora, Parco di Gutturu Mannu, nonchè Amp Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, Amp Tavolara – Punta Coda Cavallo, Amp Capo Carbonara, Amp Capo Caccia – Isola Piana e Amp Isola dell’Asinara. A queste si aggiungono, infine, la Catena del Marghine Goceano e Monte Linas – Marganai. Specifica indicazione di priorità è data a due aree sperimentali che riguardano i territori dei Comuni del Parco regionale di Tepilora e del Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su Suercone con i territori dei comuni limitrofi, e l’area dei comuni Amp Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre (Malu Ento).