Installare nella propria abitazione un piccolo impianto fotovoltaico dà un contributo al bene comune, perché riduce le emissioni di CO2 di circa 1.300 kg all’anno, e consegue un guadagno di circa 1.000 euro all’anno tra risparmio in bolletta e cessione dell’energia tramite il meccanismo di scambio sul posto. Vantaggi sussistono anche per l’acquisto del dispositivo. Quest’anno costa circa 6mila euro che, grazie alla detrazione 50%, diventano circa 3mila euro di costi effettivi. La detrazione al 50% è tuttora valida. Ciò significa che l’impianto può ripagarsi autonomamente in circa 4 anni. Inoltre, i pannelli di ultima generazione offrono un rendimento di qualità per almeno 35 anni, garantendo un valido ritorno economico. E’ possibile approfittare anche dei nuovi inverter integrati con accumuli, che permettono di conservare l’energia prodotta e non consumata sul momento, per poterla utilizzare di sera, oppure sfruttare gli ottimizzatori, dispositivi intelligenti che aumentano la resa dell’impianto del 20-25%. Consigliabile pure abbinare il fotovoltaico alle pompe di calore, per produrre gratuitamente acqua calda, riscaldamento e climatizzazione estiva. D’altra parte, non sussiste neppure il problema dello smaltimento dei pannelli, perchè i produttori sono iscritti ad appositi consorzi in grado di offrire lo smaltimento gratuito. L’aumento del valore catastale dell’immobile non riguarda i tradizionali impianti domestici da 3kW. Gli esperti del settore raccomandano un altro accorgimento importante per accrescere il guadagno: richiedere a diversi installatori una soluzione su misura e poi confrontare i preventivi ricevuti per acquisire la soluzione più economica e vantaggiosa.