Centro Congressi, Auditorium, Museo e una nuvola. Si, quella che in attesa del nome da dare all’opera, la contraddistingue identificandola. Per la vera denominazione del nuovo sito capitolino si dovrà attendere il concorso d’idee annunciato durante la presentazione ai media, dai vertici Eur Spa committente dell’imponente struttura che porta la firma di Massimiliano Fuksas. Il nome sarà rivelato nel corso di una diretta Rai il 29 ottobre prossimo, data fissata per l’inaugurazione ufficiale del nuovo edificio. “Non è un’opera immobile – ha sottolineato l’amministratore delegato di Eur Spa, Enrico Pazzali – ma genererà ricchezza per Roma e per il Paese, con flussi economici e occupazionali importanti. Uno studio della Camera di commercio ha stimato che un congressista possa spendere circa 1.400 euro a congresso e noi, a regime, quindi tra 3-5 anni, possiamo puntare ad ospitare tra i 200 e i 300 mila congressisti l’anno, il che significa una potenziale ricaduta sul territorio tra i 300 e i 400 milioni di euro. Il nostro obiettivo è rendere più internazionale Roma sul fronte del turismo congressuale su cui siamo carenti”.
Iniziati nel 2008, i lavori si sono conclusi a fine giugno 2016, una ventina di giorni fa. L’edificio è costato qualcosa come 274 milioni di euro e ha impegnato una quantità di acciaio pari a quasi tre volte quelle in ferro usate per la Torre Eiffel, tanto per rendere l’idea. Il risultato va interpretato in termini di spazi e dimensioni: con volume pari a 281.000 metri quadrati, il centro congressi può ospitare fino a 8.000 persone, di cui oltre 6.000 nelle sale congressuali e 1.762 nell’Auditorium centrale. La struttura è innovativa e per certi versi antesignana, intraprendente. Dallo scheletro in acciaio che dà forma alla nuvola avvolta in uno speciale telo in fibra di vetro siliconato, ai soffitti con impianti a vista della sala Plenaria, fino alla solidità della teca in acciaio e vetro. Quest’ultima, alta 40 metri, larga 70 metri e lunga 175 metri, destinata ad ospitare l’Auditorium, è interamente rivestita da oltre 4.700 pannelli in ciliegio americano, che assicureranno altissime prestazioni a livello acustico. Funzione ricettiva, infine, per la cosiddetta “lama”, alta 55 metri, lunga 126 metri e larga 14 metri, al cui interno troverà posto un albergo con 439 stanze ed un parcheggio interrato da 600 posti auto. “All’inaugurazione ufficiale spero di vedere il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una persona perbene. Molta della fatica fatta sarebbe ripagata – ha detto Fuksas alla stampa” e chissà che il suo auspicio possa avverarsi.