In Umbria ha preso il via il progetto per la realizzazione di una mappa della radioattività naturale dell’intero territorio regionale. L’iniziativa che si chiama “UmbriaRad” viene condotta dal servizio geologico regionale e dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), attraverso misurazioni su campioni di roccia e suolo rappresentativi di tutte le varietà litologiche (studio delle rocce, della loro genesi, delle caratteristiche chimiche) di superficie, in virtù delle valutazioni realizzate con RadGyro, un sofisticato apparecchio che ad oggi ha consentito l’analisi di circa 300 campioni delle principali zone pianeggianti e collinari.
La mappa della radioattività del territorio descriverà la distribuzione dei radioisotopi naturali (238U, 232Th, 40K) che costituiscono la principale sorgente di radioattività terrestre. Sulla base della conoscenza di questo fondo naturale sarà possibile configurare appositi standard abitativi volti a mitigare la concentrazione di radon in ambienti interrati e seminterrati, studiare possibili contaminazioni radiologiche e ottimizzare i futuri studi nell’ambito della geologia e della salute pubblica.