La rivoluzione informatica ha determinato, come effetto collaterale, la proliferazione delle password. Tant’è che la nostra vita quotidiana è divenuta un’”esistenza codificata”, quasi un’ossessione. Non c’è operazione che non preveda un codice di accesso da inserire e, soprattutto, da ricordare, che, fra l’altro, cambia continuamente per garantire la sicurezza dei sistemi. Ora, però, le cose potrebbero cambiare… Le novità, come spesso accade, vengono dagli Usa. Servirsi di una password per accedere al proprio conto bancario online è ormai atto obsoleto. La nuova frontiera per quanto riguarda la sicurezza dei propri risparmi su Internet è infatti rappresentata dalle impronte digitali, dalle scansioni facciali e da altre tipologie di dati biometrici. Lo racconta il New York Times che fa notare come negli Stati Uniti, alcuni grossi istituti di credito come Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo, tramite le applicazioni per smartphone, permettano già oggi ai loro clienti di utilizzare le impronte digitali per accedere ai propri conti. Si tratta di un cambiamento introdotto negli ultimi mesi, che garantisce già a milioni di clienti il riconoscimento della propria identità tramite questo dato biometrico. Ma nel futuro prossimo la fascia di clienti capaci di utilizzare questo sistema è destinata a espandersi ulteriormente anche grazie al fatto che sempre più smartphone saranno dotati dei sensori per il riconoscimento dell’impronta digitale. I clienti di Wells Fargo, ad esempio, possono accedere ai loro conti ed effettuare le operazioni online tramite la scansione dell’iride. Citigroup ha invece un sistema che consente a 800.000 clienti possessori di carte di credito di verificare i movimenti tramite riconoscimento vocale. Usaa, che invece fornisce servizi bancari e assicurativi a milioni di militari americani e alle loro famiglie, identifica i clienti tramite il contorno del viso. Il New York Times spiega anche la ragione di questa importante innovazione: la preoccupazione, sia delle banche che clienti, che gli indirizzi email, i numeri di telefono, i numeri di previdenza sociale e gli altri dati che identificano una persona, possano cadere nelle mani di criminali e hacker. “Crediamo che la password stia morendo”, ha detto Tom Shaw, vice president per la gestione aziendale dei reati finanziari di Usaa. “È più difficile registrare le caratteristiche di un occhio a qualcuno piuttosto che la sua carta d’identità o la sua mail”, ha invece affermato Steve Ellis, che guida la divisione innovazione di Wells Fargo che ha lavorato, assieme alla startup di Kansas City, EyeVerify, allo sviluppo dell’autenticazione tramite la scansione dell’iride.