In questo modo almeno alcuni tra i tanti edifici prossimi ai litorali italiani, oggi esposti al degrado, potranno avere una seconda vita contribuendo, altresì, ad attivare le economie locali e riconsegnando questi beni alla comunità.
Il prossimo bando, che fa sempre parte del progetto Valore Paese-Fari, sarà simile a quello
2015 per la valorizzazione dei primi undici Fari.
Sarà possibile valorizzare questi splendidi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico.
I 20 edifici costieri saranno dati in concessione fino a 50 anni ad operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio dell’intera collettività. Per il bando 2015 sono arrivate 39 proposte che conciliano tutte le esigenze di recupero del patrimonio: la tutela dell’ambiente, la fruibilità pubblica dei beni e lo sviluppo economico, si legge in una nota. Gli aggiudicatari del bando investiranno circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture e adeguarle alla loro nuova vocazione, con una ricaduta economica di circa 20 milioni di euro ed un risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori.