L’Aquila ha presentato il programma ufficiale per il 2026, anno in cui sarà Capitale italiana della Cultura. Con oltre 300 eventi distribuiti in 300 giorni, il progetto non riguarda solo la città ma tutto il territorio circostante, proponendo un modello policentrico che valorizza le aree interne dell’Appennino.
“Un territorio, mille capitali”: questa la filosofia della manifestazione, concepita come mosaico di città, paesi e comunità. Il sindaco Pierluigi Biondi ha sottolineato che la forza del progetto risiede nella coralità della comunità e in un investimento di oltre 16 milioni di euro tra eventi, produzioni e azioni di rigenerazione urbana.
Il programma comprende opere originali di artisti nazionali e internazionali, mostre, festival e performance diffuse sul territorio. Tra gli appuntamenti principali: l’opera in prima assoluta di Nicola Piovani, progetti coreografici e multimediali di Marinella Senatore, le performance fotografiche di Liu Bolin, esposizioni dedicate a Fabio Mauri e un’ampia offerta di eventi musicali e teatrali.
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha evidenziato come la manifestazione valorizzi un’identità viva, nata dalla resilienza della popolazione dopo i terremoti. Pier Luigi Sacco, coordinatore scientifico della candidatura, ha ricordato il ruolo della cultura come infrastruttura per le aree interne, capace di produrre benessere, coesione sociale e attrattività territoriale.
Il progetto prevede inoltre gemellaggi culturali internazionali, la riapertura di teatri e musei danneggiati dal sisma e la creazione del primo Osservatorio Culturale Urbano in Italia per misurare l’impatto delle politiche culturali. L’anno da Capitale sarà così un laboratorio diffuso che mette il territorio al centro della rinascita culturale italiana.
Fonte: MIC