Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce nuove misure urgenti per favorire gli investimenti e aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, proposto dai ministri competenti in materia di PNRR, economia, ambiente e imprese, interviene principalmente sul Piano Transizione 5.0, rafforzando i crediti d’imposta destinati alle aziende che investono in beni strumentali capaci di ridurre i consumi energetici.
Il decreto modifica inoltre le procedure per individuare le aree ritenute idonee all’installazione di nuovi impianti rinnovabili, con l’obiettivo di facilitare e accelerare lo sviluppo di infrastrutture green sul territorio nazionale.
In particolare, il decreto interviene in primo luogo sul Piano Transizione 5.0, lo strumento pensato per sostenere gli investimenti delle imprese in chiave di efficientamento energetico. Le nuove norme puntano a rendere più immediati e fruibili i crediti d’imposta, rafforzando gli incentivi per l’acquisto di beni strumentali tecnologicamente avanzati in grado di ridurre in modo misurabile i consumi energetici dei processi produttivi. In questo quadro, il decreto potrebbe includere criteri più chiari per certificare la riduzione dei consumi, procedure semplificate per accedere ai benefici e una maggiore integrazione tra investimenti materiali e software per il monitoraggio dell’efficienza energetica.
Un secondo asse del provvedimento riguarda la disciplina delle aree idonee all’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. La normativa vigente prevede già che Regioni e enti locali individuino zone in cui l’iter autorizzativo sia semplificato; il decreto mira a velocizzare questo processo, aggiornando i criteri di selezione e riducendo i margini di discrezionalità che in passato hanno rallentato la pianificazione territoriale. L’obiettivo è rendere più omogeneo e rapido il rilascio delle autorizzazioni, soprattutto per impianti fotovoltaici ed eolici, riducendo tempi e incertezze per gli investitori.
Nel complesso, il provvedimento tende a rafforzare gli strumenti della transizione energetica sia sul lato della domanda (con incentivi alle imprese che consumano meno) sia su quello dell’offerta (con regole più agili per costruire nuovi impianti).
Fonte: Consiglio dei Ministri