Gli amministratori locali della Sardegna insorgono contro l’aumento di due euro e 50 centesimi dell’addizionale comunale sui biglietti aerei. I cittadini dell’isola lo ritengono un affronto. “Per la compagnia low cost Ryanair, che ha smobilitato ad Alghero e Cagliari, è certo un problema economico, ma per chi vive in Sardegna e in Sardegna vive di turismo è molto peggio: vuol dire cancellare diritti e sbattere la porta in faccia allo sviluppo». Con queste parole di fuoco, l’Anci sta guidando la protesta contro la supertassa del Governo. Annullare il rincaro non è più solo una richiesta dei Sindaci di Alghero, Sassari e Porto Torres, ma «della Sardegna stessa», ha sentenziato Pier Sandro Scano, presidente dell’Associazione, aprendo il vertice con gli altri Sindaci del nord ovest. Presenti Mario Bruno (Alghero), Nicola Sanna (Sassari) e Sean Wheeler (Porto Torres). All’unisono è stato lanciato un ultimatum: «La supertassa deve essere cancellata subito, al massimo entro il 15 giugno, perché è quella la scadenza di Ryanair per programmare i voli invernali e, se fra due settimane l’aumento ci sarà ancora, sappiamo che la compagnia irlandese sbaraccherà”. Comunque vada a finire la vertenza della supertassa – tra l’altro, nonostante si tratti di un’addizionale, i Comuni non incasseranno un centesimo – l’Anci si aspetta molto di più anche dalla Regione. “Sui trasporti serve più coraggio e lo dico senza polemizzare – ha detto Scano – ma è chiaro che con il Governo dev’essere riaperta subito la partita sul nostro diritto alla mobilità». Con una richiesta precisa espressa dal sindaco di Alghero: «Il piano dei trasporti, fermo dal 2008, la diversificazione delle rotte e il ruolo che dovrebbe avere ciascuno aeroporto devono essere discussi e programmati in fretta. Altrimenti ci sarà sempre e comunque un monopolio a tenerci in ostaggio». Ma Marco Tedde di Forza Italia ha replicato: «Oggi paghiamo i troppi errori di una Giunta che dovrebbe aver il coraggio di dimettersi»