La rapidità dell’invio – ricezione degli sms riproduce in qualche modo il contesto del dialogo faccia a faccia, sebbene non sia affatto così. Poi ci sono le chat, whatsapp, le emoticons in entrata e in uscita per dichiarare quanto si è tristi o felici. Insomma un modo veloce di comunicare, grazie ad una connessione pressochè costante e per molti (soprattutto tra i giovani) una sorta di appendice di sè senza interruzioni, per alcuni una vera dipendenza. A questo ha pensato il sindaco di Vigonza (nel padovano), Nunzio Tacchetto, nell’indire un concorso rivolto agli studenti delle scuole medie del territorio. Così a chi riuscirà a stare senza smartphone per un’intera settimana, il Comune regalerà una gita a Gardaland durante i mesi estivi. E almeno in 50 tra ragazzi e ragazze non se lo sono fatti ripetere due volte, tanto che il 16 maggio hanno consegnato il proprio smartphone al primo cittadino. “I ragazzi hanno accettato l’iniziativa con entusiasmo – ha detto Tacchetto –.Ho spiegato loro quelli che possono essere i benefici derivanti dal distacco da uno strumento che, talvolta, viene usato in maniera distorta, oltre al fatto che lo si ha in mano per troppe ore al giorno. Credo che i ragazzi debbano riscoprire altri modi per comunicare tra loro”.
Stando ai dati di uno studio pubblicato sulla rivista Psychology of Popular Media Culture, gli adolescenti d’oltreoceano inviano e ricevono messaggi con una media di 160 sms al giorno e questo tipo di comunicazione ha superato di gran lunga qualsiasi altro mezzo. Secondo una ricerca condotta lo scorso anno da alcuni esperi sugli allievi del Delaware County Community College, in Pennsylvania, il 60% degli adolescenti che comunica prevalentemente attraverso gli sms ha serie difficoltà a riportare di persona gli stessi contenuti espressi nello short message. Le ragazze sembrerebbero essere le più a rischio e il fenomeno si lega imprescindibilmente al calo del rendimento scolastico.