La conferenza dal titolo “The Future of suburbia”, organizzata e ospitata dal Center for advanced urbanistica (Cau) della Scuola di Architettura e Pianificazione del Massachussets Institute of Technology (Mit) ha riunito studiosi e professionisti di diversi ambiti e discipline, che hanno condiviso le nuove tendenze dell’innovazione legata allo sviluppo delle periferie urbane. “Le domande che ci siamo posti – ha detto il professore di Architettura del paesaggio e progettazione urbana del Cau, Alan Berger – sono state: come può l’ambiente suburbano operare in modo olistico? Come possiamo gestire in modo sinergico lo sviluppo urbano e suburbano”. Nei Paesi come gli Stati Uniti le periferie sono costituite da abitazioni isolate, grandi centri commerciali, mega arterie stradali trafficatissime. L’obiettivo degli amministratori locali, come pure di urbanisti e architetti è quello di intensificare il verde (le aree periferiche hanno spazi estesi, dove la vegetazione può proliferare), realizzare edifici sostenibili leed e spazi comuni, nonché ottimizzare la rete del trasporto pubblico.
Joan Nassauer, docente di architettura del paesaggio presso l’Università del Michigan, ha presentato la sua ricerca sulle periferie rivitalizzate da polmoni verdi, per dare un ulteriore contributo al contrasto del cambiamento climatico. Importante in questo senso può essere l’aumento dei giardini, parchi, pareti verdi, ma anche gli orti urbani in cui coltivare frutta e verdura a chilometri zero. Un altro tema discusso alla conferenza “The Future of suburbia” è stato quello dei trasporti come una delle criticità più evidenti delle aree urbane e suburbane. L’eccessivo utilizzo di mezzi privati finisce, infatti, per provocare alti tassi di inquinamento. A tale riguardo un caso studio presentato è quello di Hyperloop, un supertreno che coniuga le potenzialità della levitazione magnetica ai vantaggi di tubi a vuoto in cui far scorrere le capsule consentendo di raggiungere un’accelerazione massima di 1 G (quella di una macchina da corsa) e sfruttando prevalentemente l’energia fotovoltaica. Attualmente, l’azienda che segue il progetto è impegnata nella costruzione di una pista sperimentale di 8 chilometri per Hyperloop nella Quay Valley, una futura comunità verde tra Los Angeles e San Francisco, interamente alimentata da energia solare. Il prototipo potrebbe essere applicato ovunque per collegare i centri urbani alle periferie.