La Sanità rappresenta una delle voci più pesanti di spesa nel bilancio dello Stato e delle Regioni. Finora, tutti i tentativi di ridurne i costi sono sostanzialmente falliti. Ora, però, arriva un provvedimento che potrebbe rivelarsi molto efficace in tal senso. Forse, daremo addio a siringhe e cerotti pagati a peso d’oro da Asl e ospedali. Il Consiglio dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha approvato la delibera per i prezzi di riferimento di 39 dispositivi medici, relativi a 25 differenti tipologie di siringa, 11 di cerotti e 3 di ovatta di cotone. “Sulla base di stime indicative, laddove tutti i contratti con prezzi superiori a quelli di riferimento si allineassero a questi ultimi, è possibile attendersi un risparmio valutabile nell’ordine del 15-20% della spesa annuale per i 39 dispositivi medici oggetto dell’intervento dell’Autorità”, sottolinea l’Anac.
Nel corso del 2013, l’Autorità guidata da Raffaele Cantone ha accolto la proposta dell’Agenas di revisionare i prezzi di riferimento dei dispositivi medici al fine di tener conto, rispetto a quanto fatto nella precedente elaborazione, di aspetti ulteriori relativi a specifiche destinazioni di uso, caratteristiche tecniche dei materiali, confezionamenti”. La norma precisa in modo circostanziato anche le principali modalità di elaborazione dei prezzi di riferimento. L’applicazione concreta del provvedimento ci dirà se l’obiettivo di risparmiare sui costi dei prodotti sanitari sarà effettivamente conseguito.