“Mettiamo a frutto Librino” è la denominazione del progetto proposto da Enzo Bianco che si propone di realizzare a costo zero, in tempi velocissimi e con una notevole ricaduta sociale, un parco urbano di 54 ettari – uno dei più grandi d’Europa – messo a disposizione delle famiglie dei residenti. Ricordiamo che Librino è un quartiere di Catania pensato fin dall’inizio come una sorta di new town, collegata al centro da un asse viario, degradatosi progressivamente. I primi problemi nacquero quando ci si accorse, in ritardo, che la zona prescelta risentiva del grosso problema del forte inquinamento acustico prodotto dall’andirivieni degli aerei che decollavano e atterravano nel prospiciente aeroporto di Catania-Fontanarossa. Inoltre, da un punto di vista climatico e ambientale, la zona non era molto amata dai catanesi, essendo lontana dall’Etna. È evidente che non si poteva pensare a un insediamento abitativo di pregio e di livello elevato, tanto che il quartiere modello finì per ridursi a insediamento di case popolari e cooperative edilizie. A ridosso della zona, inoltre, a partire dai primi anni settanta, si era sviluppata la costruzione di case abusive ai margini dei quartieri Fossa della Creta e San Giorgio, ambedue confinanti con Librino. Il progetto è stato quindi disatteso in diversi punti, sino a essere completamente stravolto. Oggi, invece, c’è una prospettiva di rinascita.
“L’idea del parco, ispirata al concetto della sostenibilità ambientale e inserita in sintesi nel programma del candidato Sindaco Catania +10, parte dall’esperienza dei cosiddetti orti urbani – ma possono essere piantati ovviamente anche alberi da frutto – che in Italia sono oltre diciottomila e vengono resi disponibili ai cittadini con basso reddito – spiega Bianco – A Librino ciò consentirebbe a moltissime famiglie di risparmiare sull’acquisto di frutta e verdura e si raggiungerebbe anche il fine educativo di avvicinare i bambini e i giovani alla natura e alla terra”. Redatto da uno staff di urbanisti, l’ambizioso progetto punta a fare degli Orti Urbani di Librino un punto d’attrazione di tutta la città con l’inserimento di sentieri, piste ciclabili, aree per picnic, luoghi di socializzazione per le famiglie dei residenti e per le scuole a diretto contatto con la natura. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Bianco ha ricordato come Kenzo Tange, progettista di Librino, avesse immaginato una grande area a verde nel quartiere. “E se questo verde è fatto da piante fruttuose invece che ornamentali è anche meglio. Soprattutto se possiamo così aiutare le famiglie di questa zona, restituendo così a questa comunità un sapere che fa parte del suo patrimonio genetico”.