“Parziale insuccesso che ha pregiudicato qualità e quantità dei servizi ai cittadini”. Questo l’impietoso giudizio reso dal presidente della Corte dei conti durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016. “Il contributo al contenimento della spesa – ha aggiunto Squitieri – non è più solo riconducibile a effettivi interventi di razionalizzazione e di efficientamento di strutture e servizi, quanto piuttosto a operazioni assai meno mirate di contrazione, se non di soppressione, di prestazioni rese alla collettività. Dai tagli operati – ha sottolineato il presidente – è derivato un progressivo offuscamento delle caratteristiche dei servizi che il cittadino può e deve aspettarsi dall’intervento pubblico cui è chiamato a contribuire. La Corte dei conti – ha sottolineato Squitieri – è dell’avviso che il parziale insuccesso, o comunque le difficoltà incontrate dagli interventi di ‘revisione della spesa’, siano anche imputabili a una non ottimale costruzione di basi conoscitive sui contenuti, sui meccanismi regolatori e sui vincoli che caratterizzano le diverse categorie di spesa oggetto dei propositi di taglio. Per le Regioni – ha aggiunto Squitieri – al netto di quanto destinato alla spesa sanitaria, si evidenzia come il progressivo taglio delle risorse disponibili si sia tradotto in una modifica del rilievo delle funzioni svolte, con caratteristiche diverse tra regioni, e come ciò stia progressivamente portando a delineare particolari modelli territoriali e diversità di accesso dei cittadini ai servizi”.
Pregiudicate qualità e quantità dei servizi resi ai cittadini a causa del taglio delle risorse disponibili