Promuovere percorsi a piedi o in bici per gli spostamenti casa – scuola, incentivare il carpooling per il tragitto casa – lavoro, e contabilizzare gli effetti delle misure adottate per capire i benefici in termini di impatto ambientale. Sono queste le priorità per una mobilità più sostenibile secondo Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico Euromobility, l’associazione del mobility manager, alla luce dei 35 milioni per la previsti nel collegato ambientale per un programma sperimentale di spostamento casa-scuola e casa-lavoro e dei 50 milioni per le colonnine di ricarica che ricadono all’interno del fondo Kyoto.
In particolare, Bertuccio commenta favorevolmente l’inserimento del mobility manager scolastico nel collegato ambientale, una figura che prima era prevista solo in azienda. Un passo importante, perché secondo il direttore scientifico di Euromobility, per rendere la mobilità urbana più sostenibile “bisogna lavorare molto sulla scuola perché lo studente è l’adulto di domani”. Purtroppo “vediamo ancora gli ingressi delle scuole sepolti da auto. Da un’esperienza che abbiamo realizzato insieme a Legambiente e Fiab è emerso che ancora il 30% circa dei ragazzi, anche a liceo, è accompagnato in auto da mamma o papà”. Bisogna invertire questa tendenza facendo leva proprio su quella fascia d’età prossima alla patente.
Ma come? Secondo Bertuccio bisogna promuovere progetti di piedibus, l’autobus ‘umano’, o di bicibus, dove genitori e figli condividono linee virtuali di trasporto sulle due ruote, “rendendo sicuri questi percorsi”. Quanto al tragitto casa – lavoro, “occorre mettere in campo iniziative di carpooling per la condivisione dell’auto e contabilizzare gli effetti delle misure per comprenderne i benefici in termini di impatto ambientale”. Adesso, con il collegato ambientale, commenta Bertuccio “le risorse ci sono per dare spazio a queste iniziative”.
Ci sono poi i 50 milioni di euro per le colonnine di ricarica. “Non c’è dubbio che rinnovare il parco circolante sia un obiettivo importante ma per una mobilità sostenibile bisogna cambiare il nostro approccio all’auto”, commenta Bertuccio che spiega: “se domani fossimo tutti in elettrico avremmo vantaggi in termini di impatto ambientale ma continueremmo ad avere gli stessi problemi di traffico e di parcheggio”. Secondo il direttore scientifico di Euromobility dunque, “incentivare il cittadino a sostituire le propria vettura con l’elettrico aiuta la qualità dell’aria ma non la qualità della vita”.