Le città italiane non sono più i luoghi della ‘dolce vita’. Vienna si conferma, infatti, per il secondo anno consecutivo, la città più vivibile del mondo. Si tratta di un riconoscimento molto importante, che rende omaggio a una città che ha davvero tanto da offrire, sia ai turisti che ai residenti. Questa è l’istantanea che emerge dall’indice annuale compilato dall’Economist Intelligence Unit (Eiu), una sezione che si occupa di ricerca per il settimanale Economist. Nessuna città italiana, dunque, compare fra le migliori.
La Capitale austriaca è uno dei principali poli culturali d’Europa. Sede di importanti musei e biblioteche, teatri e università, la città si distingue per il suo elevato livello di istruzione. Non è un caso che a pochi passi dal centro storico sorga il Quartiere dei Musei, uno tra i dieci complessi museali più grandi al mondo, nonché splendido esempio di architettura barocca. Al suo interno è possibile ammirare un’infinità di opere d’arte, incluso il famoso museo per bambini ZOOM.
Ma Vienna è la città perfetta anche per chi cerca il contatto con la natura. Circa la metà del suo territorio è caratterizzata infatti da aree verdi, compresa la zona in cui scorre il Danubio che include l’isola artificiale adibita a parco pubblico. Giardini e boschi non sono una rarità come accade in molte altre grandi città in tutto il mondo, ma rappresentano un perfetto alternarsi alle aree maggiormente urbanizzate.
Nella classifica di 140 città sulla base di 30 fattori raggruppati in cinque categorie – stabilità, assistenza sanitaria, cultura e ambiente, istruzione e infrastrutture – la splendida capitale austriaca segna un 99,1 su 100, dunque sfiora il massimo punteggio, appena davanti a Melbourne (98,4). Seguono Sydney, Osaka, Calgary, Vancouver, Toronto, Tokio, Copenhagen e Adelaide mostrando che nelle prime dieci a dominare sono città australiane, canadesi e giapponesi.
Tassi di criminalità elevati e infrastrutture sotto pressione fanno scivolare in classifica alcune città più grandi come Londra, New York e Parigi, nonostante le loro attrazioni culturali e culinarie.
Complessivamente, 27 città sono diventate più vivibili secondo i calcoli dell’Eiu, mentre 15 hanno visto peggiorare i loro punteggi. Il più grande miglioramento è arrivato a San Juan, la capitale di Puerto Rico, che ha scalato venti posti raggiungendo il 69/o, soprattutto – si legge sull’Economist on line – grazie agli investimenti in sanità e infrastrutture dopo la devastazione provocata dagli uragani Irma e Maria nel 2017.
Sydney, l’unica città che è riuscita a scalare nella top ten, è salita di due posizioni grazie a un miglioramento del punteggio in campo ambientale. La città australiana sta lavorando per combattere gli impatti dei cambiamenti climatici, delineati nella sua strategia “Sustainable Sydney 2030”.
Al contrario, il peggioramento dell’inquinamento atmosferico ha causato la caduta di Nuova Delhi di sei posti al 118/o e del Cairo di due posti al 125/o. Fra le città peggiori ci sono Damasco (Siria) ultima della lista, Lagos (Nigeria), Dacca (Bangladesh), Tripoli (Libia), Karachi (Pakistan).