«Noi auspichiamo che ci sia un maggior coordinamento a livello regionale rispetto a quello che oggi registriamo perché la situazione è che c’è un provvedimento di carattere generale di regione Lombardia relativamente agli euro 0, 1 e 2, ma non è sufficiente tanto è vero che in molte realtà i comuni si sono autonomamente organizzati per cercare di estenderlo agli euro 3, ma anche impedendo che vengano mantenuti permanentemente aperti gli esercizi commerciali, o imponendo la riduzione di un grado all’interno delle abitazioni». Lo ha detto il sindaco di Monza e presidente del consiglio direttivo di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, sul problema dell’inquinamento che colpisce la Lombardia e tutta la pianura Padana. Scanagatti è convinto che siano «tutti provvedimenti contingenti che però da soli non bastano». Per questo motivo «Auspichiamo un’azione più concertata». E sui «provvedimenti impopolari» annunciati dal Governatore Roberto Maroni il sindaco precisa che «non si tratta di prendere provvedimenti impopolari, ma di coinvolgere i territori sui quali possono essere le soluzioni, consapevoli che questi sono palliativi. Occorrono interventi di carattere strutturale e qui il problema diventa evidente e lo stiamo denunciando con Anci da tempo: la riduzione drastica delle risorse messe a disposizione per il trasporto pubblico locale è in contrasto con la politica che dovrebbe favorire l’utilizzo del mezzo pubblico. Fuori Milano siamo alle prese con l’impossibilità di garantire i servizi che fino all’anno scorso garantivamo proprio perché qui i tagli sono stati pesanti». Anci Lombardia chiede dunque di risolvere «questa contraddizione di una forbice che continua ad allargarsi» e chiede «un tavolo di confronto oltre a interventi di carattere strutturale a cominciare da un sistema di metropolitane che sempre di più si diffonda sul territorio e non sia soltanto Milanocentrico».