L’improvvisa morte di Angelo Muzio ha generato sgomento in tutto il mondo della politica, senza distinzione di colori. Ex senatore, Sindaco in carica di Frassineto Po e vice presidente della Provincia di Alezzandria, è stato salutato con accenti sofferti da amici e colleghi. Andrea Ballarè, presidente di Anci Piemonte ha ricordato che Muzio “ha fatto parte per oltre tre lustri del direttivo nazionale dell’Anci e ha ricoperto per cinque anni, dal 1999 al 2004, l’incarico di presidente di Anciform, società partecipata dall’Anci e specializzata in servizi di formazione, consulenza ed editoria. La sua memoria va onorata per l’impegno, la competenza e la passione con la quale si è sempre speso a favore del territorio e dei cittadini, per i quali si è adoperato fino all’ultimo momento”.
Dello stesso tenore il commento di Maria Rita Rossa, presidente della Provincia e Sindaco di Alessandria: “La comunità perde con lui un rappresentante istituzionale di altissimo profilo e io personalmente perdo un amico con cui ho condiviso diversi anni della mia esperienza politica a servizio del nostro territorio locale. Angelo Muzio amava l’infinità degli ideali e aveva certamente una visione alta, ma allo stesso tempo apprezzava le cose semplici, altrettanto profonde e belle. Sapeva ascoltare le persone da politico consapevole e mai superficiale e, nel saper prendere le decisioni, non ha mai dimenticato la caratteristica distintiva del suo essere: un uomo dalla grande umanità e dal cuore generoso. Non ha mai dimenticato i valori della giustizia sociale, dell’equità e della tutela dei più deboli”.
Per lo scrittore Bruno Gambarotta, “Muzio era un utopista, che coltivava grandi idee e grandi sogni. Appena il Comune ebbe a disposizione il nobile Palazzo Mossi, si mobilitò per realizzare a Frassineto il Villaggio del Libro, come un porto di cultura, così come era stato porto dei Gonzaga in arrivo da Mantova. Uomo di grandi visioni e progetti, ricordo Muzio per la sua onestà e la sua generosità. Un uomo magnifico”.