Nel periodo gennaio-ottobre 2016, le entrate tributarie erariali accertate dal Ministero dell’Economia, in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 347.005 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2015. Diversamente agli anni precedenti, quest’anno il canone televisivo è stato versato a partire dal mese di agosto. Al mese di ottobre risultano versati complessivamente 1.850 milioni di euro. Il dato definitivo sarà tuttavia disponibile solo dopo i riversamenti effettuati all’Erario nel mese di gennaio 2017. Neutralizzando gli effetti sul gettito dei versamenti dell’imposta di bollo, che dal 2016 hanno una diversa modalità di riscossione e di quelli del canone televisivo, le entrate tributarie nel suddetto periodo sono aumentate del 4,6%. Le entrate Irpef ammontano a 144.616 milioni di euro (+3,2% pari a + 4.467 milioni di euro) per effetto principalmente dell’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente (+ 2,8% pari a +3.295 milioni di euro). L’andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D.Lgs. n. 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte, che prevedono l’indicazione dell’Irpef al lordo delle compensazioni effettuate, sia dell’incremento delle ritenute a titolo di acconto (+16,1% pari a +209 milioni di euro), applicato ai pagamenti delle spese e degli interventi di ristrutturazione edilizia. Il gettito Ires registra un incremento di 1.718 milioni di euro (+9,7%) rispetto allo stesso periodo del 2015. Il risultato riflette l’andamento positivo dei versamenti in autoliquidazione per effetto dell’aumento della redditività in alcuni settori economici che ha più che compensato le minori entrate previste per le agevolazioni concesse con la Legge di stabilità per il 2016. Registrano una diminuzione del 53,7% le entrate relative alle imposte sostitutive sui redditi da capitale e sulle plusvalenze. Il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore relativo dei fondi di pensione segna una riduzione di 430 milioni di euro (-38,8%), che riflette in particolare la flessione, nel 2016, dei rendimenti dei prodotti finanziari oggetto d’investimento delle quote dei fondi pensione. Rispetto allo stesso periodo del 2015, quest’anno cresce del 10,8% l’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni e del 32,2% la ritenuta sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche. Per quanto riguarda le imposte indirette, nel 2016 il gettito ammonta a 159.668 milioni di euro, in aumento del 4,9% (+7.476 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2015. Prosegue il trend di crescita delle entrate dell’IVA, che ammontano a 93.980 milioni di euro (+5,5% pari a +4.863 milioni di euro). Tra le imposte sulle transazioni, l’imposta di registro segna un incremento del 12,6%. Mostra invece una variazione negativa, rispetto allo stesso periodo del 2015, l’imposta di bollo (-679 milioni di euro), che risente della diversa modalità di compensazione degli acconti introdotta nel 2016. Questa riduzione risulta in fase di assorbimento con il versamento delle successive rate. Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivanti e prodotti analoghi, si attestano a 20.094 milioni di euro (+0,3%), in aumento il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato entrate per 2.837 milioni di euro (+22,7%). Le entrate da accertamento e controllo si attestano a 6.816 milioni di euro con un incremento del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, determinato dai maggiori incassi derivanti dai ruoli relativi alle imposte indirette (+17,8%). Le entrate relative ai giochi presentano, infine, nel complesso una crescita del 22,2% (+2.187 milioni di euro).