Si celebra oggi, 11 dicembre, la Giornata mondiale della Montagna. Istituita dall’ONU nel 2002, questa ricorrenza ha l’obiettivo di generare consapevolezza globale sulla funzione delle montagne per la salvaguardia del sistema della vita nel pianeta, sensibilizzando le regioni montane sullo sviluppo sostenibile e creando alleanze che portino un cambiamento positivo alle genti e alle terre alte di tutto il mondo. L’edizione del 2018 è dedicata, in particolare, all’importanza che le montagne ricoprono in tema di approvvigionamento di acqua e cibo, di turismo e di conservazione di culture e biodiversità, senza trascurare le comunità locali, i piccoli Comuni, che in esse sono collocati, spesso minacciati dallo spopolamento.
Per l’occasione, Federparchi – la federazione degli enti parco italiani – ricorda in un comunicato che “i Parchi e le Aree Protette italiane hanno nella montagna uno dei loro cuori pulsanti. Basti pensare che fra i 24 Parchi nazionali, undici si trovano nell’Appennino e quattro nelle Alpi. Il 42,1% della superficie dei Parchi Nazionali è occupata dai boschi, contro una media nazionale del 26,3%.
Nel nostro Paese abbiamo complessivamente 820mila ettari di boschi e foreste nelle Aree Protette, che svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali. Fra queste, l’assorbimento di 145 milioni di tonnellate di CO2 eq./anno. “La giornata mondiale della montagna è una delle occasioni per incrementare la consapevolezza sulla importanza dei Parchi e delle Aree protette, che sono luoghi di grande bellezza, di natura, di paesaggi – commenta il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri – Luoghi dove, insieme a flora e fauna da tutelare, ci sono comunità operose, territori ricchi di tradizione ed aperti alle innovazioni”.