Se una città italiana ha già dichiarato formalmente lo stato di emergenza climatica – Acri, in Calabria, è la prima ad aver siglato un simile atto nel nostro Paese –, altre dieci a pochi giorni dal vertice di Sibiu sul futuro dell’Europa si sono unite a 200 sindaci e capi di amministrazioni locali di tutta Europa, che rappresentano 62 milioni di cittadini, per chiedere ai capi di stato e di governo dell’Ue di approvare una strategia di decarbonizzazione a lungo termine per raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Milano, Bologna, Firenze, Arezzo, Capaci, Mantova, Modena, Senigallia, Torino e Zugliano (Vicenza) hanno firmato una lettera aperta a nome di 62 milioni di cittadini provenienti da 21 Stati Ue e 7 Paesi del vicinato per chiedere all’Unione di stabilire un quadro più ambizioso per raggiungere le zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.
Nello specifico, i sindaci auspicano una strategia che entro il 2030 tagli già di oltre la metà le emissioni, l’aumento degli obiettivi climatici ed energetici Ue per il 2030, l’allineamento del bilancio Ue 2021-2027 a questa strategia eliminando le sovvenzioni ai combustibili fossili, e l’impegno di tutti gli Stati membri su obiettivi vincolanti.
“Un’azione audace contro i cambiamenti climatici è vitale per proteggere il pianeta per le generazioni future. Ha anche il potenziale per migliorare la vita dei cittadini creando posti di lavoro, purificando l’aria e rendendo le nostre città più inclusive”, ha dichiarato il sindaco di Milano e vicepresidente della rete C40, Beppe Sala. “La città di Bologna è pronta a svolgere un ruolo guida, ma abbiamo bisogno del sostegno del nostro governo e dell’Ue su tutti i livelli per raggiungere questi obiettivi ambiziosi ma necessari”, ha insistito il primo cittadino, Virginio Merola.
I leader dell’Ue devono fare presto sull’azione per il clima, decidendo entro giugno l’obiettivo di azzerare le emissioni nette per il 2050 in modo da arrivare con una posizione ambiziosa al vertice Onu sul clima di settembre. Lo chiedono i rappresentanti di Francia, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia in una lettera congiunta circolata tra le delegazioni dei 28. L’appello del gruppo degli 8 Paesi, che già durante lo scorso vertice Ue avevano chiesto di accelerare sull’adozione della strategia europea sul clima al 2050, arriva alla vigilia del summit di Sibiu, dove i leader dei 28 discuteranno del futuro dell’Unione. Tra le proposte avanzate dagli 8, la destinazione di almeno il 25% delle risorse del prossimo bilancio pluriennale Ue 2021-2027 all’azione per il clima e alla transizione verso la decarbonizzazione dell’economia.