Catene di supermercati e centri commerciali in Italia stanno attuando interventi finalizzati a conseguire maggiore efficienza energetica e, a cascata, a raggiungere una più elevata sostenibilità ambientale. Lo comunica Avvenia, primo player italiano della white economy, che osserva come questa tendenza sia molto marcata negli Usa e nei Paesi del Nord Europa con casi emblematici tra i quali quelli del gigante del retail americano Wall-Mart e della multinazionale dei mobili fai-da-te Ikea. “Una tendenza che mette in rilievo l’affermarsi di nuovo modello di Industria 4.0”, commenta l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia.
Ancora non esiste una definizione di “Industria 4.0”, che alcuni analisti tendono a descrivere come un processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata. Per Avvenia, invece, “Industria 4.0” è quella in cui l’attenzione all’ambiente sia strategico allo sviluppo dell’economia e in cui i valori sviluppati internamente alle aziende vengano utilizzati come strumento di comunicazione per ridurre il “time to market” e per estendere e fidelizzare la base clienti.
“Un modello in cui poter gestire al meglio i futuri e possibili contraccolpi derivanti da crisi energetiche, efficientando il proprio patrimonio immobiliare in maniera da avere edifici sempre meno energivori e cercando di avvicinarsi il più possibile all’autosufficienza da fonti tradizionali” aggiunge il fondatore di Avvenia. “Ma un unico ‘drive’ guida le scelte di efficientamento energetico delle grandi multinazionali: il tempo di payback”, spiega Giorgio Mottironi, direttore marketing di Avvenia. Se passare alle energie pulite implica investimenti considerevoli che produrranno risultati solo a lungo termine (il fotovoltaico, ad esempio, ha un tempo di ritorno dall’investimento altissimo, al di sopra dei 6 anni), “puntando sull’efficientamento energetico il vantaggio è invece immediato”, osservano ancora gli esperti di Avvenia. In effetti, le grandi multinazionali gestiscono impianti molto estesi che, se efficientati, otterrebbero un risparmio notevole attraverso la riduzione dei consumi, ad esempio differenziando le linee di illuminazione mediante dispositivi che modifichino la luminosità in base all’affluenza e alla fascia oraria.