E’ stato costituito al Viminale un Tavolo di confronto con i rappresentanti delle maggiori comunità e associazioni islamiche presenti nel nostro Paese e il Consiglio per le relazioni con l’islam italiano, composto da studiosi ed esperti. L’avvio di un percorso di dialogo è stato presentato dal ministro Alfano in conferenza stampa. Tra le diverse novità introdotte vi è il riconoscimento, con decreto ministeriale, della figura degli imam che dovranno avere una formazione civica e una conoscenza dell’ordinamento italiano, predicando, inoltre nella nostra lingua. Questo darà loro la possibilità di accedere anche in luoghi protetti come carceri e ospedali, in un’ottica d’integrazione nel rispetto delle norme stabilite dalla Costituzione. Dovrà essere valorizzato, poi, il ruolo delle donne nell’Islam italiano dove l’integrazione rappresenta la chiave per la pace del futuro. Sui territori, le prefetture ospiteranno tavoli interreligiosi per monitorare da vicino l’evolversi delle iniziative proposte nel documento. Erano presenti al Tavolo il sottosegretario Domenico Manzione, il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, il capodipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, Mario Morcone, i membri del Consiglio per le relazioni con l’islam italiano, presieduto dal prof Paolo Naso e i rappresentanti delle comunità e associazioni islamiche.