Il Viminale ha comunicato il consueto aggiornamento quotidiano dei dati sulle verifiche in corso. Non conoscono sosta i controlli da parte delle Forze di polizia, sempre più intensi e stringenti. Il giorno 18 marzo sono state controllate 200.514 persone e 8.297 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 116.712, denunciati 195 esercenti e sospesa l’attività di 29 esercizi commerciali.
Sono pertanto salite a 1.226.169 le persone controllate dall’11 al 18 marzo 2020 per verificare il rispetto delle prescrizioni adottate dal governo per il contenimento del contagio epidemiologico da Covid-19, noto come Coronavirus. 51.892 le persone denunciate ex articolo 650 C. P., 1.126 le denunce ex articolo 495 C. P., 643.726 gli esercizi commerciali controllati e 1.668 i titolari denunciati.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in un appello pubblicato su “la Repubblica” ha ringraziato le forze di polizia e i militari per la complessa attività che stanno svolgendo sull’intero territorio nazionale. Il loro compito è «di informare e di aiutare i cittadini nei momenti di smarrimento e difficoltà. Ma anche di eseguire controlli rigorosi».
Il ministro dell’Interno fa appello al senso di responsabilità dei cittadini: «Restate in casa, uscite soltanto se c’è una stretta necessità di farlo». «Questo significa che ognuno di noi deve saper utilizzare consapevolmente quegli spazi di movimento che ora sono consentiti, evitando però stili di vita superficiali e disinvolti che mettono a rischio anche la salute dei propri cari e quella dell’intera cittadinanza».
L’appello del Ministro si conclude con un richiamo forte: «Dalle nostre scelte individuali dipende il bene di tutti: soltanto con i comportamenti corretti dei singoli si vince la battaglia contro il Coronavirus».
Va ricordato che il 12 marzo con una circolare ai prefetti, sono stati forniti indicazioni sulle nuove e più stringenti misure, efficaci fino al 25 marzo 2020, adottate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e finalizzate al contenimento e alla gestione dell’emergenza in atto sull’intero territorio nazionale.
Le misure previste dal dPCM vanno ad aggiungersi a quelle introdotte con i decreti dell’8 marzo e del 9 marzo 2020, che restano efficaci, ove compatibili con le nuove disposizioni, fino al 3 aprile 2020. Viene inoltre precisato che quanto stabilito in tema di spostamenti dal decreto dell’8 marzo si applica anche per quelli all’interno di uno stesso comune, compresi gli spostamenti per il rientro presso la propria abitazione.
Per quanto riguarda le situazioni di necessità, la circolare specifica che gli spostamenti sono consentiti per comprovate esigenze primarie non rinviabili.
Il Ministero dell’Interno ha inoltre aggiornato anche il modello per le autodichiarazioni, con un’integrazione sul divieto assoluto di mobilità per soggetti in quarantena o affetti da COVID-19.
Il nuovo modello di autodichiarazione