Procede il faticoso cammino della riforma sul copyright. La commissione affari giuridici del Parlamento europeo ha dato luce verde all’accordo informale che era stato raggiunto tra i negoziatori del Consiglio e l’Eurocamera sulla riforma del copyright, che a settembre era stata approvata dalla plenaria a Strasburgo. Il testo è passato con 16 voti a favore, 9 contrari e zero astenuti. Dopo l’ok della commissione il testo passa alla seconda plenaria di marzo a Strasburgo, che si terrà dal 25 al 28. Lo scorso 20 febbraio i rappresentanti dei 28 Stati membri avevano dato l’ok al testo della direttiva approvato la settimana precedente dal ‘trilogo’, vale a dire le tre istituzioni Ue congiunte. La presidenza romena della Ue aveva fatto sapere che il testo aveva ricevuto un “ampio” sostegno, ma si erano espressi contrari Italia, Olanda, Polonia, Finlandia e Lussemburgo.
Secondo il Parlamento l’accordo raggiunto nelle scorse settimane con il Consiglio garantisce “che i diritti e gli obblighi della legge sul copyright si applichino anche a Internet, cercando di garantire che Internet rimanga uno spazio per la libertà di espressione. Frammenti di articoli di notizie (i cosiddetti snippets) possono quindi continuare a essere condivisi, cosi’ come Gif e meme. Le misure concordate migliorano le possibilità dei detentori dei diritti, in particolare musicisti, esecutori e autori di sceneggiature, nonché editori di notizie, a negoziare migliori accordi di remunerazione per l’utilizzo delle loro opere presenti sulle piattaforme internet”.
Il testo specifica inoltre che queste regole non si applicheranno alle enciclopedie online non commerciali come Wikipedia, o a piattaforme software open source, come GitHub. La votazione finale in Parlamento si svolgerà durante la seconda sessione plenaria di marzo, in programma a Strasburgo dal 25 al 28.
“Accogliamo con favore la decisione della commissione Juri e ora facciamo appello alla plenaria a votare a sostegno del vitale panorama culturale e mediatico dell’Europa come ha fatto a larga maggioranza lo scorso settembre”. E’ quanto commentano gli editori europei (Emma, Enpa, Epc e Nme) dopo il voto alla commissione Juri del Parlamento europeo sul copyright, un voto che è “un passo avanti democratico verso il conseguimento di un diritto d’autore adeguato per l’era digitale. “Il testo, come concordato nel Trilogo, modernizzerebbe il copyright con un approccio proporzionato che non soffoca l’innovazione digitale”, precisa la nota. Emma, Enpa, Epc e Nme hanno pubblicato una dichiarazione congiunta insieme alle organizzazioni di tutto il settore culturale e creativo, che rappresentano autori, compositori, scrittori, giornalisti, fotografi e altri, che invita il Parlamento europeo ad adottare rapidamente la direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale.