A distanza di quasi trent’anni dalla prima ipotesi il nuovo parcheggio di Borgo Trento, all’ex Arsenale, sarà pronto nella prossima primavera. La giunta comunale ha infatti approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo in variante del parcheggio di tre piani interrati, in costruzione da anni. L’assessore all’Edilizia privata Gian Arnaldo Caleffi ha spiegato che «la variante si è resa necessaria perché gli scavi hanno rivelato la presenza di una cisterna di epoca austriaca, sotto la quale sono stati individuati resti archeologici di edifici romani, che la Soprintendenza ha classificato di tipo produttivo, pertanto, – ha detto Caleffi – in accordo con la Soprintendenza, si è deciso di lasciare la cisterna al proprio posto, visibile dai tre livelli interrati del parcheggio, mentre i reperti di epoca romana saranno portati in superficie, esposti e valorizzati anche con un filmato sulle operazioni di ritrovamento». I tre piani sotterranei del nuovo parcheggio dovrebbero essere pronti ed utilizzabili entro la fine della prossima primavera, mentre la parte in superficie deve essere ancora ridiscussa. I posti-auto previsti sono 449, 225 dei quali saranno a disposizione di tutti, pagando il biglietto e 5 posti riservati ai disabili, mentre gli altri 224 saranno venduti in diritto di superficie a privati. Il ricavato andrà al concessionario (l’impresa Saba) per i prossimi 60 anni.
La storia di questo parcheggio è travagliatissima, come ha ricordato l’assessore ai Lavori Pubblici, Edoardo Lana, e ormai quasi ventennale. Fu nel 1988 che l’impresa Italimpa presentò la proposta di realizzare 5 parcheggi attorno al centro storico, tra cui uno in piazzale Cadorna. Polemiche a non finire, e successivo spostamento del progetto all’ex Arsenale. Di qui in poi, una catena infinita di guai. Italimpa cedeva il progetto alla Saba, che riusciva ad iniziare i lavori solamente nel 2013, ma i guai si moltiplicavano, dalle polemiche sull’abbattimento di parecchi alberi, ai guai finanziari di un’impresa edile coinvolta. Poi uno stop perché mancava un parere. A seguire altri stop per ritrovamenti archeologici, prima di una cisterna d’epoca austriaca e poi quella di reperti di epoca romana, che come abbiamo visto hanno portato alla modifica del progetto iniziale, infatti, la rampa di accesso non sarà più elicoidale proprio per non rovinare la cisterna.
Ma adesso, finalmente, pare non ci siano più impedimenti e a primavera, i 449 posti dovrebbero essere finalmente disponibili.