Il Ministro Mara Carfagna ha incontrato una rappresentanza dei Sindaci dei 35 Comuni delle isole minori. L’occasione è servita a presentare la 73esima area interna, la prima a essere inserita nella programmazione della Strategia Nazionale Aree Interne 2021-2027. In attesa che sia definito con le Regioni l’elenco completo delle nuove aree, il Comitato tecnico aree interne ha approvato l’istituzione e la governance di un ‘progetto speciale’ che coinvolge circa 240mila cittadini che abitano in alcuni dei luoghi più suggestivi del nostro Paese:
Arcipelago Toscano (Isola d’Elba, Isola del Giglio e Capraia);
Arcipelago Campano (Isola di Capri);
Arcipelago Flegreo (Isola di Ischia e Isola di Procida);
Arcipelago delle Isole Ponziane (Isole Ponza e Ventotene);
Arcipelago Spezzino (Isola Palmaria/Porto Venere);
Arcipelago della Maddalena (Isola Maddalena e Caprera e numerose altre piccole isole disabitate);
Arcipelago del Sulcis (Isole di Sant’Antioco e di San Pietro);
Arcipelago delle Pelagie (Isole di Lampedusa e Linosa);
Arcipelago delle Isole Eolie (Isole Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi);
Arcipelago delle Egadi (Isole Favignana, Levanzo e Marettimo).
Si tratta di Comuni classificati nella nuova mappa delle aree interne 2021-2027 principalmente come periferici e ultra-periferici, con un importante processo di spopolamento e criticità in particolare nei servizi sanitari e scolastici. Una condizione che ha indotto il ministro Carfagna a estendere dapprima le agevolazioni di ‘Resto al Sud’ anche a questi Comuni e, quindi, ad avviare nel novembre 2021 una apposita istruttoria, condotta insieme all’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (ANCIM) e culminata in un rapporto del Dipartimento per le Politiche di Coesione. Il rapporto ha costituito la base sulla quale è stato deciso l’inserimento del ‘Progetto speciale Isole Minori’ nella SNAI e la previsione di 11,4 milioni di euro d’investimenti, da destinare principalmente a servizi di istruzione e salute, oltre che a servizi ecosistemici. Titolare della misura è l’Agenzia per la Coesione territoriale, che coordinerà il processo di selezione degli interventi da realizzare, ma beneficiari delle risorse saranno direttamente i 35 Comuni sui quali insistono le isole.
I progetti possono essere di tre tipologie:
‘trasversali’, cioè comuni alla totalità delle isole minori (es. servizi on line, azioni correlate a processi amministrativi comuni, ecc.);
‘per aggregazioni’, con beneficiari le isole di uno stesso arcipelago o anche distanti geograficamente ma con problematiche comuni;
‘per singola isola’, in quanto l’isola nella sua interezza rappresenta l’unità minima di finanziamento.
“L’apertura di questa nuova linea di sostegni – ha detto il ministro Carfagna nel corso dell’incontro con i Sindaci – risponde alla mia convinzione che lo Stato italiano debba realizzare in concreto il principio costituzionale della piena eguaglianza di tutti i cittadini, consentendo a ciascuno di disporre di pari diritti e pari opportunità a prescindere dalla zona geografica di residenza”. A chiudere ufficialmente la procedura saranno nelle prossime settimane il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni e l’approvazione formale da parte del CIPESS della delibera che assegna le risorse.
Fonte: Ministero per il Sud e la Coesione territoriale