Tante le novità della Carta d’identità elettronica (Cie), rispetto alla tradizionale versione cartacea. Oltre alle impronte digitali (bimbi esclusi) e alla possibilità per i maggiorenni di indicare la volontà o meno di donare gli organi, ci sarà un Pin che permetterà l’accesso ai servizi online dedicati. La Cie sarà realizzata con le tecniche tipiche delle carte valori e avrà un microprocessore per la memorizzazione dei dati. Il piano per il rilascio sarà graduale e le tappe saranno fissate da una commissione ad hoc. Firmato dai Ministri dell’interno, Angelino Alfano, della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, e dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il decreto mette nero su bianco, in 19 articoli e due allegati, tutte le regole, tracciando il disegno della nuova Carta. Ecco come la Cie, seppure non dall’oggi al domani, sostituirà le attuali carte. Il rilascio scatta dopo la richiesta da parte del cittadino (o del genitore-tutore in caso di minorenni). La domanda dovrà essere presentata presso l’ufficio anagrafe del Comune (se all’estero ci si deve rivolgere invece al Consolato). Chi può fare istanza? Tutti coloro che si apprestano ad avere la loro prima carta d’identità, chi l’ha smarrita, chi l’ha deteriorata o chi la deve rinnovare perchè scaduta. La grande novità è che la richiesta potrà anche essere fatta sul web attraverso l’apposito portale (Cieonline). Nella carta saranno essere inserite l’immagine del volto del titolare, attraverso una foto digitalizzata, e l’immagine delle impronte digitali. Ma anche la firma autografata (nei casi previsti), l’autorizzazione o meno all’espatrio, nonchè, ma è facoltativa, l’indicazione sulla donazione degli organi. La consegna della Cie, con i codici Pin e quindi anche Puk, avverrà presso l’indirizzo indicato dal cittadino, entro sei giorni lavorativi. Ma quando e come si concretizzerà tutta l’operazione? Si parte dai Comuni che abbiano già emesso quelle che, a questo punto, diventano le vecchie carte d’identità elettroniche. Le nuove si dovranno basare sulle regole fissate nel decreto appena firmato dal Governo tenendo conto della roadmap stabilita dalla Commissione interministeriale permanente della Cie. Poi, si passerà agli altri Comuni, stando alle linee guida del Ministero dell’interno. La Commissione è istituita presso il Viminale, con il compito di definire gli indirizzi strategici e il monitoraggio delle varie fasi del progetto.