Sarà composta da otto rappresentanti la delegazione del Celva all’Assemblea congressuale dell’Anci, prevista ad Arezzo dal 19 al 21 novembre prossimi. Sono Pierre Bonel, Sindaco di Arnad, Michel Savin, Sindaco di Challand-Saint-Victor, Franco Manes, Sindaco di Doues e presidente del Celva, Vittorio Stefano Anglesio, Sindaco di Introd, Corrado Oreiller, Sindaco di Rhêmes-Notre-Dame, Alessandro Giovenzi, Sindaco di Verrès e Riccardo Moret, Sindaco di Valgrisenche. Membro di diritto è il Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz. Franco Manes è stato eletto anche consigliere nazionale in quota regionale.
Ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto dell’associazione, i delegati valdostani parteciperanno al voto per il nuovo Presidente e dei membri del Consiglio nazionale dell’Anci, che riunisce 7041 Comuni italiani, pari al 90% della popolazione nazionale. L’elezione dei delegati è avvenuta martedì 24 settembre, nel corso dell’Assemblea precongressuale Anci, a margine delle Assemblee del Celva e del Cpel. In quella occasione, l’Assemblea del Consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta ha approvato all’unanimità la determinazione del fabbisogno finanziario per il 2020, per un importo complessivo di 1,7 milioni di euro. Il presidente Franco Manes ha rammentato come il Consorzio eserciti, in forma associata, le funzioni e i servizi comunali previsti dalla legge 6 del 2014, oltre a supportare il Cpel mediante un’apposita convenzione di assistenza e collaborazione. “Il trasferimento annuale di finanza locale a favore del Celva dev’essere sufficiente a garantire la totale copertura dei costi per il funzionamento dei servizi erogati agli enti locali, senza ricorrere a un’ulteriore compartecipazione alle spese da parte di Comuni, Unités e Consorzio Bim. Si tratta di un importo – ha spiegato Manes – calcolato in base alle reali necessità dell’ente, tenuto anche conto che nel 2020, a seguito di apposita procedura di gara in corso di espletamento, il Celva affiderà i servizi legali di assistenza e consulenza giuridica a favore degli enti locali valdostani, nonché sono in previsioni implementazioni dell’offerta formativa e l’attivazione di nuove convenzioni”.
L’Assemblea del Consiglio permanente degli enti locali si è successivamente riunita per confrontarsi su tre proposte di parere. Quale primo punto all’ordine del giorno, è stata presa in esame la proposta di legge n. 39, recante “Disciplina delle modalità di finanziamento e di concessione di opere pubbliche per lo sviluppo del sistema infrastrutturale regionale attraverso il coinvolgimento di soggetti privati”. A questo proposito Franco Manes, responsabile politico della Consulta 3 Ambiente e territorio, ha sottolineato: “Come Assemblea riconosciamo lo sforzo compiuto, nella proposta di legge, di dare uno stimolo agli investimenti nel settore delle opere pubbliche e allo sviluppo delle opere infrastrutturali strategiche per il nostro territorio, in particolar mondo attraverso il project financing. L’utilizzo parziale o totale di capitali privati ha senso a fronte della possibilità di poter gestire le opere e dunque rientrare dell’investimento fatto con gli introiti così conseguiti”. Al tempo spesso, ha aggiunto, “i dati relativi al partenariato pubblico-privato forniscono tuttavia segnali contrastanti, determinati, ad esempio, dai tempi eccessivi di espletamento e aggiudicazione delle gare. È quindi uno strumento davvero efficace?” È necessario un confronto politico che porta a semplificare le procedure”.
Parere favorevole all’unanimità è stato, inoltre, espresso in merito alla proposta di deliberazione della Giunta regionale relativa all’approvazione dell’avviso pubblico “1-2019”, che finanzia iniziative e progetti in favore delle giovani generazioni, ai sensi della legge regionale 15 aprile 2013, n. 12.
Riccardo Bieller, sindaco di Pré-Saint-Didier e responsabile politico della Consulta 6 Servizi associati delle Unités e politiche sociali, ha sottolineato l’importanza dell’avviso previsto dal provvedimento, perché finanzia progetti e iniziative finalizzati ad affrontare “bisogni emergenti delle giovani generazioni”. “Nel concreto – ha precisato – si tratta di offrire, tramite un apposito avviso, un sostegno finanziario alle iniziative territoriali dei giovani, riuniti in associazioni, fondazioni, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale”. Le risorse finanziarie disponibili, derivanti dal Fondo per le politiche giovanili, ammontano complessivamente a 100mila euro, divisi al 50% in due ambiti d’intervento: “Contrasto alla povertà educativa”, per il finanziamento di progetti di educazione sui temi della legalità, multiculturalità, diritti e doveri di cittadinanza, e “Giovani Saperi”, per il finanziamento di progetti di conoscenza del territorio di appartenenza. La quota di finanziamento regionale a progetto non potrà essere inferiore a 5mila euro o superiore a 15mila euro. Il finanziamento regionale potrà coprire al massimo l’80% del costo totale del progetto. Le proposte progettuali dovranno essere presentare entro il 30 ottobre prossimo e i progetti realizzati entro il 31 maggio 2020. “Gli enti locali sono a disposizione per collaborare nella buona riuscita delle iniziative”, ha detto Bieller.
L’Assemblea del Cpel si è conclusa con l’espressione, all’unanimità, di un parere favorevole, con osservazioni, nei confronti della proposta di deliberazione della Giunta regionale concernente l’approvazione della bozza di convezione, tra la Regione e le Amministrazioni comunali che gestiscono servizi di refezione scolastica, per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, del servizio di mensa al personale ispettivo, direttivo e docente delle scuole di ogni ordine e grado dipendenti dalla Regione, ai sensi della legge regionale 19 luglio 1995, n. 25.
Per Riccardo Bieller, responsabile politico della Consulta Servizi associati delle Unités e politiche sociali, “le modalità per il rimborso, ai Comuni che abbiano affidato a terzi la gestione del servizio di refezione scolastica, delle spese sostenute per il servizio di mensa erogato al personale ispettivo, direttivo e docente delle scuole di ogni ordine e grado dipendenti dalla Regione, vengano preventivamente condivise e definite in accordo con gli enti locali. Tale richiesta è volta a individuare modalità operative che non generino maggiori costi in termini organizzativi, di gestione amministrativa, contabile e fiscale a carico dei Comuni”.
L’Assemblea ha infine evidenziato che non in tutti i Comuni valdostani potrà essere fornito il servizio di mensa al personale ispettivo, direttivo e docente delle scuole di ogni ordine e grado dipendenti dalla Regione, poiché l’appalto con il gestore esterno non prevede tale possibilità.