Record d’adesioni al numero verde 1500, voluto dal Ministero della Salute per chiarire i dubbi dei cittadini sul decreto che introduce l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. Nel corso della prima giornata, sono arrivate oltre 160 telefonate l’ora, per un totale di 1.000 chiamate in sei ore, ricevute dalle 10 alle 16. La maggior parte delle telefonate riguardavano richieste di informazioni. Le richieste di chiarimenti hanno riguardato il calendario vaccinale, obblighi per l’iscrizione scolastica, controindicazioni alla vaccinazione, rischi relativi alla co-somministrazione di vaccini e sanzioni.
A rispondere alle telefonate sono stati operatori, dirigenti medici del ministero e personale tecnico. Si sono rivolti al numero di pubblica utilità prevalentemente genitori, operatori sanitari, dirigenti scolastici e medici. Ma non sono mancate le proteste. “Ci sono state – spiega la responsabile scientifica del servizio Stefania Iannazzo – una quindicina di telefonate di critica, ovvero persone che contestavano il decreto o il numero di vaccinazioni. Alcuni non hanno accettato il confronto e hanno interrotto la comunicazione”. Intanto, non si placano le polemiche. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha auspicato che il presidente della Regione Veneto Luca Zaia “ci ripensi”, riferendosi alla decisione di impugnare il decreto davanti alla Consulta: “Vorrei chiamare alla riflessione la regione Veneto – ha detto il Ministro – così come le altre. Il decreto è dato dall’urgenza e dalla necessità che abbiamo di riportare in brevissimo tempo i dati di immunizzazione di massa in Italia sopra il 95%”.