“Questa estate abbiamo di nuovo dovuto fare i conti con la fragilità del nostro Paese. I territori vanno presidiati garantendo le risorse necessarie, a partire dalla legge di bilancio del 2019, e definendo con chiarezza ruoli e responsabilità. Serve un patto tra Governo, Regioni e Province per ridisegnare l’amministrazione locale, dopo anni di confusione e riforme sbagliate”. È il messaggio lanciato dall’Unione delle Province d’Italia, riunita a Viterbo per il Comitato Direttivo che nella sua proposta di riforma chiede di “uscire dall’indeterminatezza delle funzioni e puntare sulla semplificazione amministrativa”.
“A governo e Parlamento – dicono i Presidenti delle Province – chiediamo di impegnarsi in una revisione profonda della legge 56/14, consolidando le funzioni fondamentali, a partire dalle funzioni ambientali e da quelle di pianificazione strategica dello sviluppo locale e di governo del territorio. Alle Regioni chiediamo la revisione di tutte le leggi di riordino delle funzioni provinciali la maggior parte delle quali, anche perché condizionate dal carattere provvisorio della riforma, ha riaccentrato in capo alle Regioni o ad enti e agenzie strumentali regionali le funzioni di area vasta. Serve una spinta riformista vera, che semplifichi il governo dei territori e valorizzi le funzioni di assistenza e di supporto ai Comuni, le Stazioni uniche appaltanti e i servizi pubblici locali, concentrando a livello provinciale, per i servizi pubblici locali, tutte le funzioni attualmente attribuite ad enti e agenzie strumentali. Chiediamo – conclude la piattaforma delle Province.- che questi temi diventino centrali nell’agenda di lavoro del Paese, per restituire dignità ai territori e assicurare alle comunità, alle imprese, la centralità che necessitano”.